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Al via il cammino sinodale di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

Il 1 dicembre delegati parrocchiali, rappresentanti di associazioni e movimenti diocesani, sacerdoti, religiosi sono chiamati ad un primo momento formativo perché il cammino diventi esperienza possibile nelle singole comunità

Nel Sinodo della Chiesa universale “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione” si inserisce quello della Chiesa italiana, di più lunga durata, e quello delle Chiese locali che con celebrazioni e incontri hanno già dato inizio a questo percorso per il quale il Papa chiede il rinnovamento delle strutture ecclesiali, ma soprattutto delle stile di essere Chiesa: maggiore prossimità, cura, accoglienza, ascolto sono gli impegni da rinnovare ma a partire da un confronto alla pari tra tutti i battezzati…

Per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, dopo l’apertura del cammino sinodale con la celebrazione del 17 ottobre presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo; dopo la nomina dei referenti diocesani del Sinodo, entra nel vivo il cammino insieme che le due Chiese sono chiamate a compiere guidate dal vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
L’appuntamento è per il 1 e 2 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni in Pietravairano dove i rappresentanti delle parrocchie, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose incontreranno don Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma sul tema “Protagonisti per una Chiesa sinodale”: ci si soffermerà sui contenuti del Sinodo che coinvolge tutta la Chiesa fino al 2023 e sulle tappe successive (fino al 2025) in cui camminerà la Chiesa italiana (nella locandina i dettagli dell’incontro).

L’intero percorso si muove intorno ad un interrogativo fondamentale che la Chiesa sta facendo risuonare a più livelli e in più contesti: Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

A partire da questa domanda e da una serie di altre provocazioni fornite ai fedeli (clicca), Diocesi e Parrocchie stanno lavorando o si apprestano a farlo; si tratta di un vero e proprio percorso formativo destinato a suscitare partecipazione, confronto, protagonismi tra tutti i battezzati; ad interrogarsi su come la Chiesa dialoga al suo interno e con l’esterno, come vive la missione evangelizzatrice, a chi rivolge la sua opera…: quanto le comunità parrocchiali sanno immergersi nella vita della gente; quale stile comunicativo si realizza dentro e fuori la parrocchia….; come le Associazioni dialogano con la comunità civile e quanto la loro identità incida nella vita sociale….

Sono tre le fasi sinodali che la Chiesa italiana vivrà fino al 2025, narrativa, sapienziale, profetica. Al momento, la prima, prevede l’esercizio dell’ascolto e del confronto: nei gruppi parrocchiali e nelle associazioni – i maggiori protagonisti di questo tempo – ci sarà modo di approfondire la riflessione secondo le indicazioni che la Chiesa italiana ha suggerito grazie materiali pensati appositamente per ogni realtà ecclesiale; tutti i suggerimenti e gli approfondimenti che emergeranno saranno raccolti a livello diocesano e poi nazionale perché sia stilato un documento unico (instrumentum laboris) che ritornerà nelle comunità per un’ulteriore riflessione d’insieme.
Seguiranno nuove fasi di lavoro; nel frattempo resta costante l’appello a tutti i battezzati di non sottrarsi all’impegno di essere protagonisti di questo tempo in cui la Chiesa chiede a ciascuno il contributo per rinnovarla.


Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, impegno continuo e promozione della famiglia. Verso il VI anno giudiziario

Il 3 febbraio 2022 sarà inaugurato il VI anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano (TEI) delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, un servizio giuridico e pastorale nato a marzo del 2016 sulle indicazioni e le prospettive che Papa Francesco nel 2015 stabiliva nella lettera (motu proprio) Mitis Iudex Dominus Jesus sulla nuova dinamica dei processi ecclesiastici in un’ottica di pastoralità, semplificazione e gratuità introducendo la pratica del processo breve per le dichiarazioni di nullità del matrimonio (clicca per approfondire)
Il Tribunale interdiocesano con sede a Teano, fin dal suo primo anno di attività, ha lavorato e contestualmente ha aperto ad occasioni di approfondimento e formazione sulla delicata materia della nullità matrimoniale in termini giuridici, pastorali, spirituali…  
Protagonisti di questi confronti, sacerdoti e avvocati. 
In vista del nuovo anno giudiziario, apriamo una finestra sulle attività del Tribunale e sul servizio che esso offre alle persone, singoli e famiglie, con il contributo del Cancelliere del TEI don Francesco Pinelli e del Vicario giudiziale Mons. Francesco Leone

 

Dopo il periodo della pandemia, con tutte le conseguenze riportate a livello personale, sociale, comunitario ed ambientale, in particolare circa il regime lavorativo e l’espressività delle varie professioni, che in generale sono risultate mortificate e decurtate sotto vari aspetti negli anni 2020 e 2021, bisogna necessariamente  rilevare che anche il cammino della Giustizia civilistica e canonistica ha risentito in parte di tale evenienza ed incidente emergenza.

Continuità di impegno
Per quanto riguarda il TEI di Teano, Tribunale Interdiocesano a cui fanno capo le Chiese particolari di Alife- Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, c’è da osservare che al di fuori del primo periodo di look down, nei mesi di marzo – maggio 2020, ha continuato sempre nel lavoro giudiziale sia con le procedure breviori che con quelle ordinarie, anche se naturalmente il numero delle cause si è contratto per l’incidenza del contagio sulla generale attività religiosa e sociale dei fedeli e per i numerosi casi di malati e decessi che si sono verificati nell’ambito del territorio attinente alle tre suddette Diocesi, nell’alto casertano.

Il Tribunale di Teano ha funzionato, al di fuori di quanto predetto, sempre con regolarità ed ha accolto, ascoltato, discusso con tante persone, circa le varie difficoltà sorte nel corso delle convivenze coniugali, e ha proceduto nelle funzioni giudiziarie con attenzione e discernimento ai vari casi che sono stati presentati per l’esame e la decisione dei Vescovi – Giudici oppure dei Collegi giudicanti.

Ogni problematica familiare va trattata con grande circospezione e con zelo pastorale, perché i fedeli che si rivolgono al Tribunale chiedono innanzitutto tante spiegazioni e chiarimenti circa le procedure canoniche e i passaggi che bisogna verificare ed osservare per giungere alla conoscenza piena delle situazioni sullo stato delle persone, che meritano ogni rispetto e riconoscimento di dignità e di onestà in quello che vengono a presentare all’udienza delle sezioni istruttorie.

Bisogna sempre garantire e tutelare il principio della buona fama e della presunzione di innocenza, fino agli ultimi gradi di giudizio, anche se va rilevato e ricordato che i processi dinanzi agli organi della giustizia ecclesiastica non conducono alla ricerca di particolari colpe o reati, almeno per quanto riguarda la giustizia contenziosa e amministrativa ordinaria, ma piuttosto alla verità di fatti e situazioni che si sono verificati nel corso della convivenza coniugale e nella progettazione ed esecuzione di un programma di vita di coppia che prevede per tutti i matrimoni, e in particolare per quelli celebrati davanti alla Chiesa,  un contesto di verità, sincerità, credibilità, affidabilità, nonché stabilità dell’atto consensuale e del vissuto connubiale.

Promozione della famiglia
Il Tribunale Interdiocesano di Teano, che nel 2016 fu istituito dai tre Vescovi delle predette Diocesi, e che fu riconosciuto al livello più alto della Giustizia Amministrativa della Chiesa, in questi 5 anni di attività giudiziaria ha risposto a tutti i casi e a tutte le domande presentate alla propria attenzione, con il risultato che  numerose famiglie hanno conseguito non solo un verdetto di verità circa la propria vicenda coniugale, ma soprattutto  la serenità e la pace della propria coscienza, che in precedenza si vedeva gravata da tanti dubbi, difficoltà, indecisioni e turbamenti interiori, che lasciavano inerti e irrisolte situazioni bisognose di chiarezza e di certezza morale e giuridica.

Su questi aspetti e risvolti delle problematiche personali si è prodigato e speso in questi anni il predetto Tribunale Interdiocesano, grazie all’impegno pastorale e spirituale, nonché economico e di natura strutturale, profuso dai tre Vescovi Fondatori e dall’attuale Moderatore (S. E. Mons. Giacomo Cirulli, ndr), coadiuvati e collaborati dal Vicario Giudiziale, dal Cancelliere – capo, dai Giudici di Collegio, dal Difensore del Vincolo, dal Promotore di Giustizia, dagli Assessori, dai Notai e dall’Economo, che si sono resi presenti e attivi nello svolgimento dei loro particolari e delicati compiti, all’interno del TEI, ma con proiezione verso le comunità e i fedeli che hanno agito in giudizio.

All’apice di tale lavoro e impegno processuale è rimasto  sempre, come stella polare che indica il cammino, l’ispirato progetto legislativo di Papa Francesco e  quello esecutivo della Conferenza Episcopale Italiana che, con la normativa canonistica e le determinazioni amministrative,  hanno  dato certezza e agilità alle procedure canoniche, con particolare attenzione ai poveri e al principio di gratuità, di cui nelle tre Diocesi si sono avvalse ed hanno beneficiato numerose famiglie, che hanno ritrovato fiducia e nuovo impegno di vita e di pratica cristiana.

Don Francesco Pinelli, Mons. Francesco Leone

 

Fonte: Clarus


Don Paolo Martuccelli è il nuovo Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano di Benevento

S.E. Mons. Battaglia conferisce l'incarico al presbitero della nostra Diocesi

Il Gran Cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, S.E. Mons. Domenico Battaglia, ha nominato il Prof. Paolo Martuccelli nuovo Direttore dell’Istituto Superiore Interdiocesano di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento per il triennio 2021-2024.

La nomina è giunta al termine dalla procedura fissata dagli Statuti della Congregazione per l’Educazione Cattolica che prevedono prima il voto del Consiglio d’Istituto (docenti e studenti) e, successivamente, il nulla osta del Vescovo Moderatore dell’Istituto, S.E. Mons. Felice Accrocca, e la verifica della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli.

Don Paolo Martuccelli è sacerdote della nostra Diocesi. Ordinato Presbitero il 29 Giugno del 1985, è Parroco nelle parrocchie di San Michele Arcangelo in Gallo e San Nicola in Garofali di Roccamonfina e Presidente-Decano del Capitolo Cattedrale.

Docente stabile di teologia dogmatica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Giuseppe Moscati’ di Benevento, ha conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Napoli ‘Federico II’, ha poi studiato Teologia a Napoli e a Roma, e ha ottenuto il Dottorato in Teologia dall’Università di Regensburg.


Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo in comunione con la Chiesa Italiana si uniscono in preghiera

La nostra Diocesi partecipa alla prima “Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili” stabilita dalla Chiesa italiana per il prossimo 18 novembre; in comunione che le altre Diocesi e parrocchie italiane vivremo un momento di riflessione su un dramma che nella Chiesa rappresenta una ferita aperta e che continuamente interpella tutti i credenti a farsi carico dei fratelli feriti nella carne e nello spirito (cfr. Documento Preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi).

La Prima giornata di Preghiera si inserisce in una riflessione di più ampio respiro, di impronta laica, che il Consiglio d’Europa ha fissato in questa data come “Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”.

La Chiesa italiana, interpellata e sollecitata da Papa Francesco che fin dall’inizio del suo pontificato ha voluto far chiarezza sul dramma degli abusi e abbracciare le tante vittime che nella Chiesa hanno subito il torno di ferite non più marginabili, dal 2019 ha istituito il Servizio tutela minori: esso, in maniera ormai consolidata porta avanti percorsi di sostegno per le vittime e i familiari e supporta la formazione di  vescovi, sacerdoti, educatori, catechisti, operatori pastorali impegnati nei contesti formativi che coinvolgono minori e talvolta persone fragili; nella circostanza del 18 novembre il Servizio, oltre a farsi promotore dell’iniziativa di preghiera ha diffuso materiali utili che Diocesi e parrocchie condivideranno con le comunità dei fedeli perché la preghiera sia espressione corale del sostegno a chi soffre, a chi lavora per sostenere le vittime, a quanti operano e lavorano con i più piccoli e fragili.

In tutte le chiese delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi, su iniziativa del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, giovedì prossimo si reciteranno le preghiere dei fedeli che il Servizio tutela minori ha messo a disposizione; in aggiunta tramite i social, verrà diffusa la Preghiera che tutti, in famiglia, negli istituti religiosi, nei gruppi parrocchiali, singolarmente o comunitariamente potranno recitare sempre per accompagnare questo tempo in cui alla Chiesa è chiesto di cambiare, di agire con trasparenza e con lealtà per ridonare fiducia e consolidarsi nel suo essere luogo di che genera l’incontro con Cristo, forma le coscienze, accoglie, educa alla vita, rende liberi, offre ai fratelli la gioia del Vangelo.


Casa della Carità “San Giuseppe Moscati”. Il Vescovo, Mons. Giacomo Cirulli, inaugura la struttura

Domenica 14 Novembre, per volere del Santo Padre, la Chiesa celebra la V Giornata dei poveri. Istituendo questo appuntamento annuale, Papa Francesco ha voluto fortemente che la Chiesa tutta, in questo giorno e non solo, rivolgesse la sua attenzione e la sua preghiera in favore degli ultimi.

“I poveri di ogni condizione e ogni latitudine – afferma  il Papa – ci evangelizzano, perché permettono di riscoprire in modo sempre nuovo i tratti più genuini del volto del Padre”.

Per porre un segno concreto dell’amore verso i poveri e i sofferenti, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli e l’Ufficio Caritas diocesano hanno progettato e realizzato un polo della Carità nel territorio diocesano, che oggi vede finalmente la luce.

Nel pomeriggio di Domenica 14 Novembre, alle 16.00, il Vescovo presiederà la Celebrazione eucaristica presso la Casa della Carità “San Giuseppe Moscati” in Pignataro Maggiore, dando inizio alle attività di quello che è pensato come polo caritativo e assistenziale dell’intera Diocesi di Teano-Calvi.

L’invito per tutti è a unirsi con la preghiera perché la cura dei deboli e degli ultimi, scarto del mondo ma preziosi agli occhi di Dio, possa radicarsi sempre più nel nostro territorio.


Online il nuovo numero del periodico diocesano “La Buona Notizia”

Camminando insieme”. Questo è il tema centrale del nuovo numero del periodico diocesano La Buona Notizia (https://www.labuoanotizia.cloud).

Il nuovo numero vede l’editoriale a firma di don Massimiliano Domenico Piciocchi dal titolo “Syn-odos: camminando insieme”, una riflessione che muove a partire dal Cammino Sinodale che il Papa propone alla Chiesa.

Nel seguito del numero un reportage su “Il rapporto della Caritas Italiana nel post covid”, a firma di Ida Zano. Proponiamo al lettore una sintesi di tale documento, riportante un’analisi condotta da Caritas Italiana sulla povertà – rapporto che annualmente viene edito – che contribuisce a fornire una lettura realistica delle criticità del tessuto socio-economico in cui versa la nostra nazione.

A partire da questo numero e per tutta la durata del Sinodo, i nostri lettori saranno aiutati ad essere aggiornati sull’avanzamento dei lavori del Cammino sinodale. Il Direttore editoriale ci racconta l’apertura della fase diocesana del Sinodo con l’articolo “Per una chiesa sinodale”, avvenuta lo scorso 17 ottobre, presso la Chiesa SS Cosma e Damiano, alla presenza del Clero e dei fedeli delle diocesi sorelle di Teano – Calvi ed Alife – Caiazzo. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli: nell’articolo i punti salienti dell’omelia del Vescovo.

Per la rubrica Storia e fede, si può leggere la “Storia del Santuario dei Lattani“, di Antonio Migliozzi, in cui viene presentata una delle perle d’arte e di fede della nostra Diocesi, immersa nel verde scenario del vulcano di Roccamonfina.

Si consolida, inoltre, l’appuntamento con la rubrica ‘La Parola, le parole’: il brano dei discepoli di Emmaus, nello spaccato fornito dall’evangelista Luca nei vv. 13-15 del capitolo 24esimo del suo Vangelo, è letto a due voci. Nell’articolo “L’Icona di un cammino” di don Massimiliano Domenico Piciocchi e in “Gesù: il compagno affidabile del nostro vagabondare” del Capo redattore Ernesto Perrone risuona la sinfonia della Parola.

Voce dal passato, un’ultima nota di testimonianza è offerta dalla memoria storica presente nell’articolo “Il Venerabile Mons. Agostino Castrillo da Pietravairano“, inserito nella rubrica ‘Testimoni di fede’, a firma di don Pierangelo Sorvillo.

Abbiamo chiesto al Direttore Responsabile, Renzo Ambroselli, di presentarci il progetto e la redazione de “La Buona Notizia”. Di seguito il suo saluto ai nostri lettori:

Cari lettori,

ve lo confesso: nel corso della mia carriera giornalistica, ero già stato chiamato a dirigere un periodico, magari diffuso anche a livello nazionale. Ma quando il Vescovo Giacomo Cirulli mi ha chiesto di creare e dirigere il nuovo periodico della nostra Diocesi, confesso di aver provato una sensazione del tutto nuova, un misto di gioia e di forte senso di responsabilità. Tutto, però, è passato di colpo, quando ho conosciuto i miei compagni di viaggio in questa nuova “avventura” editoriale: Don Massimiliano Domenico Piciocchi (giovane, capace e intraprendente Direttore dell’Ufficio di Comunicazione della Diocesi); Ernesto Perrone (collega di profonda esperienza e capacità professionale); Antonio Migliozzi (bravissimo, instancabile fotoreporter e videomaker). Ho capito così che il nostro Vescovo mi aveva fatto dono non solo dell’onore di contribuire a creare un nuovo veicolo di informazione (e formazione) religiosa a servizio dei fedeli del territorio della Diocesi di Teano-Calvi; ma anche del dono di un gruppo di amici veri, con i quali condividere quella che sta diventando – mese dopo mese – un’irripetibile esperienza umana e professionale. A tutti voi, cari lettori – che anche per il lavoro comune di questo gruppo di sinceri amici – spero diventiate sempre più numerosi nel tempo, va quindi oggi il mio caloroso saluto; unito all’invito più sincero di aiutarmi (e aiutarci) nel difficile compito di raggiungere il vero obiettivo per cui è nato il nostro periodico: quello di diventare un altro, piccolo ma importante, strumento nelle mani del Signore. Perché sempre più possa diffondersi il Suo Evangelo, la Sua “buona notizia”.

 


L’Auditorium “Mons. Tommasiello” riapre le porte

Nel pieno rispetto delle norme anti covid, l’Auditorium diocesano “Mons. F. Tommasiello” riapre con gli spettacoli sospesi nell’ultimo cartellone prima della chiusura per il lockdown. Sabato 30 ottobre alle 20.45 si riprenderà con lo spettacolo “Il segreto della violaciocca”, scritto dal trio comico di fama nazionale I Ditelo Voi. Il secondo spettacolosi terrà venerdì 5 novembre con Paolo Caiazzo che porterà in scena “Terroni si nasce…ed io lo nacqui…modestamente” per poi concludere sabato 13 novembre con lo spettacolo “La rottamazione di un italiano perbene” di e con Carlo Buccirosso

Gli abbonati e i possessori di vaucher o biglietti recentemente acquistati sono invitati a recarsi al teatro con un po’ di anticipo, per consentire al personale di validare il Green pass (necessario per accedere alla struttura) e di registrare la presenza fornendo i propri dati, ai sensi della nuova normativa di accesso ai teatri.

Circa la ripresa dell’attività dell’Auditorium e la nuova programmazione, il Direttore, don Massimiliano Domenico Piciocchi afferma: Grazie a Dio, dopo tanta sofferenza nel vedere chiusa la nostra struttura, riapriamo le porte per una serie, seppur breve, di spettacoli. Il Covid ci ha abituato, per troppo tempo, a considerare lo svago e la spensieratezza di una serata a teatro come un lusso quasi impensabile. Speriamo, nel prossimo futuro, di poter tornare a vivere la Stagione teatrale con la stessa familiarità maturata negli anni precedenti e di poter proporre, nei primi mesi del nuovo anno, una programmazione ricca di novità per fornire agli abbonati storici e a quanti altri desidereranno fruirne la possibilità di tornare a sorridere, seppur all’ombra delle mascherine”.

A tutti auguriamo una buona ripresa.


Cammino sinodale, tempo di ascolto. Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo insieme

Sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiosi e fedeli delle due Diocesi hanno partecipato alla Messa presieduta dal vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli presso la chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo

“Ascolto” e “apertura del cuore”: questo ha chiesto il Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ai sacerdoti, ai diaconi e seminaristi e a tutti i fedeli riuniti per la Messa con cui ha dato inizio al cammino sinodale delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo; percorso che si inserisce in quello delle Chiesa Universale voluto da Papa Francesco in programma fino al 2023 e in quello particolare della Chiesa italiana in programma fino al 2025.

Un’unica celebrazione per le due Diocesi unite in persona episcopi dallo scorso marzo; un unico messaggio affidato alla disponibilità di ciascun membro delle comunità riunite presso la chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo per iniziare quel cammino insieme “che Dio ha progettato per noi e che oggi ci chiede di accogliere, aderendo al suo piano…”, le parole del Vescovo.

In comunione con numerose Diocesi italiane, anche quelle di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo hanno pregato perché questo processo che comincia nella Chiesa susciti lo stile autentico della comunione, della partecipazione, della missione, della fraternità, della sussidiarietà sia nelle strutture ecclesiali sia fuori, innescando quell’azione coraggiosa “in uscita” perché nel mondo la comunità dei battezzati sia segno di una nuova umanità, sia risposta alle violenze, alle divisioni, sia voce di verità e segno di unità, strada di dialogo e di pace.

L’ascolto della Parola di Dio, più volte richiamato dal Pastore come atteggiamento che dispone al cammino insieme, trova nella pagina del Vangelo del Giorno (Mc 10,35-45) la chiara definizione dell’apertura che Gesù chiede a ciascuno. È dall’ascolto che si innesca quel meccanismo di incontro tra il Vangelo e la vita dei credenti scuotendo le coscienze intorpidite e la vista del cuore talvolta accecata dal desiderio di potere, dei primi posti, come accaduto per i protagonisti, Giacomo e Giovanni. C’è un luogo-simbolo che ieri come oggi vede protagonista Gesù che parla, uno spazio privilegiato dell’incontro tra lui e gli uomini: è la strada, ieri per parlare ai suoi discepoli senza stancarsi di far comprendere a più riprese il senso della sua venuta, della sua morte e resurrezione, così disegnato dal Padre; oggi, nel cammino sinodale in corso, per spiegare il medesimo senso della sua venuta e della consegna che egli fa a ciascun uomo: servire!

“Ieri come oggi Gesù cerca la comprensione dei discepoli, da parte nostra (…) spiegando che non si cammina per caso, non si procede senza una meta, ma che dietro ogni processo, ieri come oggi c’è un disegno del Padre da accogliere”, le parole del Vescovo richiamando quel processo educativo che Gesù innesca mentre con i suoi discepoli è in cammino verso Gerusalemme: “Anche a noi, in cammino, indica lo stile, invitandoci a staccarci dalla logica dei discepoli che gli chiedono di sedere nei posti d’onore nel Regno di  Dio, ammonendoci, dando per scontato che tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.

Riflessione conclusa con una preghiera e un sogno per le comunità ecclesiali di Teano-Calci e Alife-Caiazzo “Questo ci chiedi Signore in questo giorno: ci chiedi di vivere il servizio l’uno per l’altro. È su questo che si costruisce la fraternità”.

Al termine della Messa, il Vescovo ha affidato a due bambini delle lampade (simbolo consegnato a tutte le parrocchie delle due Diocesi) e chiesto ai fedeli presenti, a quanti impegnati in questo cammino sinodale, di costruire oggi un mondo migliore da affidare a loro domani: “impegniamoci: questo cammino è importantissimo soprattutto per loro che hanno davanti tutta la vita”. Ha poi reso noti i nomi dei referenti diocesani per il cammino sinodale, Don Gianluca Zanni e Teresa Laurenza per la Diocesi di Teano-Calvi; don Armando Visone e Maria Chiara Chirico per quella di Alife-Caiazzo, e poi comunicato che a breve saranno individuate le commissioni che lavoreranno sui nuclei tematici suggeriti nel Documento preparatorio.

Per approfondire
Scarica la Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà (realizzato da noi in formato smartphone)


La Chiesa italiana ai cattolici: “Desideriamo incontrarti”. Online il sito del Sinodo

“Il futuro va innanzitutto sognato, desiderato, atteso. Ascoltiamoci per intessere relazioni e generare fiducia. Ascoltiamoci per riscoprire le nostre possibilità; ascoltiamoci a partire dalle nostre storie, imparando a stimare talenti e carismi diversi. Certi che lo scambio di doni genera vita”.

È la Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà (scarica), online da questa mattina, insieme al Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e a tutti gli operatori pastorali (scarica) a firma dei Vescovi italiani.

A partire da oggi infatti la Chiesa italiana mette a punto un canale di comunicazione riservato al Sinodo, parallelo a quello del Sinodo universale: www.camminosinodale.net; camminosinodale.chiesacattolica.it.

Si tratta di uno “spazio” riservato alla riflessione, alla condivisione, a vivere fin da subito la sinodalità come esperienza di ascolto, scambio, nutrimento reciproco, occasione di dialogo alla pari tra tutti i membri della Chiesa.

Il Messaggio e la Lettera sono la mano che afferra concretamente i cattolici italiani per tirarli dentro la bella esperienza sinodale che durerà fino al giubileo del 2025: un percorso, un esercizio comune a tutti – vescovi, preti, religiosi, laici – “per riscoprire il senso dell’essere comunità, il calore di una casa accogliente e l’arte della cura“. “Il tema della sinodalità non è il capitolo di un trattato di ecclesiologia, e tanto meno una moda, uno slogan o il nuovo termine da usare o strumentalizzare nei nostri incontri. No! La sinodalità esprime la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione”.

Non c’è da attendersi nulla di nuovo se non una revisione del modo di essere Chiesa attraverso l’esercizio costante, nelle parrocchie e nelle diocesi, di ascolto, condivisione e valorizzazione della parola di ciascuno. Poi un ulteriore salto, dall’ascolto alla missione, puntando sulle qualità, i carismi, alla gioia di ciascuno.

Avrà un volto questa necessaria esperienza, il volto di chi fin da ora sarà protagonista di questo tempo che Papa Francesco chide (come in Evangelii gaudium) di vivere con audacia e creatività: catechisti, giovani, famiglie, associazioni, movimenti, seminaristi, operatori caritas, parroci, collaboratori: la Chiesa dalle molte membra, la vera Chiesa.

Insieme ai due testi, è stato diffuso il crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025, con tutte le tappe del Cammino sinodale che nelle singole diocesi Vescovi ed équipes incaricate moduleranno in base alla lettura dei territori. Si inizierà con il biennio dell’ascolto (2021-2023), ovvero con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire; nell’anno seguente invece ci si concentrerà su alcune priorità pastorali. Seguirà una fase sapienziale, nella quale l’intero Popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto emerso nelle consultazioni capillari (2023-24). Un momento assembleare nel 2025, da definire, cercherà di assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio.


Papa Francesco apre il Sinodo della Chiesa Universale. Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo insieme il prossimo 17 ottobre

Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo invia una lettera alle Comunità. Appuntamento per tutti domenica 17 ottobre a Vairano Scalo per l'inizio della fase diocesana del Sinodo

Papa Francesco ha dato inizio questa mattina al Sinodo della Chiesa universale: un percorso che fino al 2023 vedrà i credenti di tutto il mondo (Vescovi, sacerdoti, religiosi, laici…) impegnati in una esperienza di cammino insieme per riscrivere il senso della comunione, della partecipazione, della missione nel mondo.
“Un percorso di effettivo discernimento spirituale…per meglio collaborare all’opera di Dio nella Storia”, così Papa Francesco all’assemblea sinodale riunita nell’Aula Nuova del Sinodo per la preghiera e il primo confronto (link per approfondire).

“Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” è lo slogan del Sinodo di tutta la Chiesa in cui si inserisce il cammino sinodale particolare della Chiesa italiana (che si protrarrà fino al 2025) e l’esperienza delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi con il Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli che avrà inizio con la Celebrazione eucaristica di domenica 17 ottobre alle 17.00 nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo. È il primo momento ufficiale che raccoglie le due piccole chiese dell’alto casertano dopo la loro unione in persona episcopi avvenuta lo scorso marzo; è la prima occasione in cui il Vescovo parlerà ad entrambe le Comunità rappresentate nella loro interezza: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, ministri istituiti, catechisti, associazioni e movimenti, consigli pastorali, operatori pastorali parrocchiali, fedeli laici… (scarica la Lettera del Vescovo).
Il cammino sinodale di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi perciò si carica di un’attesa in più, si costruirà (senza escludere la singolarità, la storia sociale e pastorale di ciascuna chiesa) su un’esperienza di confronto nuova, complessa, di cui scrutarne il valore profetico…

Sinodo. È la Chiesa che cammina insieme; e la Chiesa è l’intero popolo di Dio. Papa Francesco a partire da questa universalità ha rivisitato il concetto del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica, riscrivendo l’itinerario che, pur avviato oggi ufficialmente, già nei mesi scorsi ha visto vescovi, sacerdoti, laici confrontarsi con il Documento preparatorio (scarica) e il Vademecum (scarica): tracce parallele di orientamento pastorale che forniscono contenuti e soprattutto provocazioni sul valore del camminare insieme finalizzato a diventare esperienza concreta nella vita della Chiesa, a diventare stile per tutti: sinodo è un “fare” che si vive in comunione, tra tutti i battezzati e tra le strutture ecclesiali. Una Chiesa “all’altezza della missione ricevuta dipende in larga parte dalla scelta di avviare processi di ascolto, dialogo e discernimento comunitario, a cui tutti e ciascuno possano partecipare e contribuire”, si legge nel Documento preparatorio.

La preghiera, l’invocazione allo Spirito Santo, l’affidare i passi di questo cammino al Signore è il primo impegno corale; poi il lavoro – a tappe nelle singole chiese locali prevedendo la partecipazione di tutte le componenti ecclesiali – che non sarà ricerca di risultati ma condivisione e scambio sulla vita ecclesiale locale, sulla storia di ogni chiesa particolare, sulla rilettura di esperienze, sulle dinamiche interne alla Chiesa e a come all’esterno essa (e i battezzati) si relaziona con il Mondo e si impegna in esso.