In data odierna, l’Ufficio liturgico diocesano ha emanato una nota riguardante la sospensione dei concerti e di ogni altro tipo di manifestazione non liturgica nelle Chiese, dato l’intensificarsi dei contagi da Covid-19.
Di seguito il testo.
In data odierna, l’Ufficio liturgico diocesano ha emanato una nota riguardante la sospensione dei concerti e di ogni altro tipo di manifestazione non liturgica nelle Chiese, dato l’intensificarsi dei contagi da Covid-19.
Di seguito il testo.
Nella serata del 27 Dicembre, a quattro anni di distanza dalla Celebrazione Eucaristica con la quale S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha ufficialmente assunto la guida della Diocesi di Teano-Calvi, il Presbiterio e una rappresentanza dei laici della Diocesi si sono ritrovati nella Chiesa Cattedrale di Teano a ringraziare il Signore, nella celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Vescovo, per la vita e il ministero di S.E. Giacomo Cirulli, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo.
Un momento di gioia e di festa, sebbene in un tempo che si fa sempre più critico per l’impennata dei contagi da Covid-19 a Teano e nei comuni del territorio diocesano. Il Vescovo, spezzando la parola in mezzo al suo gregge, ha commentato il brano evangelico della liturgia della Festa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, delineando il percorso che lo stesso evangelista fa compiere all’ascoltatore attraverso le diverse sfumature semantiche delle voci verbali utilizzate per descrivere la dinamica del “vedere”. Un vero e proprio gradiente di profondità che emerge da testo: dal vedere statico al vedere riflessivo di chi interiorizza ciò che vede, per giungere, poi, al vedere con fede che diviene vedere ecclesiale di chi vive la propria fede non in modo solipsistico, ma comunitario. Un percorso che riguarda la vita di ogni credente e che il Vescovo Giacomo ha chiesto – soprattutto per quanto concerne la dimensione dell’ecclesialità – come dono per tutti, Sacerdoti e Laici. Riconoscersi Chiesa, chiamati a vedere insieme per credere insieme e testimoniare insieme l’amore e la salvezza che nasce dall’incontro con Gesù.
Al termine della Celebrazione, il Vicario generale, Mons. Vittorio Monaco, ha rivolto al Vescovo un indirizzo di saluto e di augurio per il ministero di guida che, per desiderio del Santo Padre, ha ancora da svolgere nelle diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo.
Ne riportiamo il testo:
Saluto a Sua Eccellenza Mons Giacomo Cirulli
Vescovo di Teano-Calvi e Alife-CaiazzoQui maior est vestrum,
erit minister vesterMt 23,11
(Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo)
Ecc.za Reverendissima,
nel 2017 l’allora Nunzio Apostolico per l’Italia Mons. Adriano Bernardini nel comunicarle la decisione del Santo Padre, Papa Francesco, di mandarla Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi ha usato la categoria del viaggio”.
Papa Francesco – Le ha detto – vuole che Lei continui il viaggio adesso fino a Teano-Calvi. Con la metafora del viaggio spesso si indica la vita: un viaggio attraverso la strada che ci viene indicata da Dio; un viaggio tra gli uomini con gli uomini e per gli uomini per vivere la comunione realizzare la partecipazione e aprirsi alla missione.
Eccellenza, Lei ha intrapreso questo viaggio tra noi con noi e per noi il 27 dicembre 2017 e da quel giorno con la parola e con la vita ci ha invitato e aiutato a seguirla lungo il cammino di comunione partecipazione e missione che è oggi il cammino sinodale della Chiesa Universale, che a livello diocesano abbiamo solennemente e proficuamente iniziato insieme alla diocesi sorella di Alife-Caiazzo il 17 Ottobre scorso.
Eccellenza, durante questi quattro anni di cammino insieme, Lei ha interpretato con umiltà e tanto coraggio il Suo motto: “Superimpendar pro animabus vestris” mi consumerò, mi spenderò, annienterò per il bene delle vostre anime. Un cammino che è quello della Croce, unica nostra salvezza, quello dell’amore che si fa servizio. Lei Eccellenza, ha interpretato ed interpreta con cristiano coraggio e non senza sofferenza le parole del Santo Padre: “L’episcopato è il nome di un servizio non di un onore”. Perché queste mie parole non sembrino parole di circostanza, mi permetto di ricordare – anche se so che le non vorrebbe – come viaggio interiore i percorsi più significativi dell’esercizio dei tria munera: munus docendi, munus sanctificandi e il munus gubernandi (serizio nell’insegnare, santificare e governare in persona Christi.
Per quanto riguarda annuncio della Parola, in ogni occasione, sempre, dovunque; mi piace ricordare il documento pastorale Annunciare il Vangelo del 01 dicembre 2019, ricco di contenuto biblico-teologico e di zelo pastorale; la “Lectio biblica” nei Tempi forti dell’Avvento e della Quaresima; la Settimana biblica al Santuario del Lattani; la nascita e la promozione dell’Organo di informazione diocesano “La Buona Notizia”; la costituzione del gruppo “Laudato Si” e dell’Osservatorio per il creato.
Voglio, altresì, ricordare, come segno della missione caritativa che le sgorga dal cuore, l’apertura del Centro Speranza in tempo di Covid per il sostegno alimentare ed economico alle famiglie e alle piccole imprese del territorio, l’apertura delle case della Carità a Mignano Monte Lungo e a Pignataro Maggiore, il paterno ma deciso sollecito alle Unita Pastorali per la formazione di Centri della Carità parrocchiali e zonali.
Grazie, Eccellenza. Grazie- e qui cito me stesso – per essere sempre in prima linea, sempre pronto ad andare ad ascoltare e ad incoraggiare, a sollecitare, a confortare, a portare con la sua presenza e la sua parola il coraggio della Fede, la gioia della Speranza, la dolcezza della Carità, sempre pronto a donare a tutti il suo sorriso e la Sua affabilità, il Suo amore autentico di Padre e di Pastore.
Eccellenza, noi tutti Sacerdoti, Diaconi, Seminaristi, Religiosi e Religiose e popolo santo di Dio delle due Diocesi sorelle invochiamo sul Suo e nostro cammino pastorale la gioia del Natale, gioia di Dio, gioia interiore di luce e di pace.
Per Lei chiediamo al Bambino Gesù santità, salute e forza nelle prove e con cuore sincero Le diciamo: Auguri. Ad multos annos.
Teano 27.12 2021 don Vittorio
Dall’Episcopio di Teano il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli indirizza il suo messaggio natalizio alle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo: povertà e fraternità al centro della riflessione affidata ad un breve video in cui compaiono anche alcuni presepi allestiti nel palazzo vescovile in questo tempo di festa
“Si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. (Lc 2,6-7).
Carissimi, questo è il segno di Natale; è il segno che nel racconto evangelico viene riportato tre volte nel capitolo due di Luca ed è il segno anche per noi.
Da questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia dobbiamo imparare cos’è Natale, cosa significa per noi e quello che ci insegna per la vita…
Un bambino fragilissimo, in maniera poverissima, nato come tutti i bambini e i neonati di questa terra, lui è il Figlio di Dio. Lui è il Salvatore, come diranno gli angeli; lui è colui che libererà l’umanità dal peccato e dalla morte.
Questo è il nostro Natale: tutti attorno a questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia.
Tutti figli dello stesso Padre, e tutti fratelli e sorelle in Gesù Cristo, il bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia, il Crocifisso risorto che ha vinto la morte.
Siamo tutti fratelli e sorelle: questa è la verità della nostra vita; questo è quello che il nostro Dio vuole che viviamo su questa Terra.
E Natale sia proprio questo per noi: l’inizio, con l’aiuto dello Spirito Santo, di una vera fraternità fra tutti gli uomini, fra tutti i popoli.
Non perdiamo il segno nostro Natale; non facciamocelo rubare; trasmettiamolo ai nostri bambini, ai nostri giovani perché riflettano sulla grandezza e la bontà misericordiosa di Dio.
Buon Natale a tutti!
Scarica il testo
Un momento di confronto, di dialogo, di accoglienza reciproca: è stato questo l’incontro avvenuto ieri mattina (20 dicembre) tra S.E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo e Papa Francesco nella Sala della Biblioteca Apostolica Vaticana, luogo in cui siamo abituati a vedere attraverso le foto ufficiali i momenti tra il Pontefice e i Capi di Stato, Cardinali, Vescovi, personalità del mondo laico ed ecclesiale.
Come accade in questi casi, l’incontro tra il Pontefice e un suo vescovo è propizio tempo di ascolto: delle Diocesi piccole o grandi d’Italia si racconta la vita scritta a più mani dal Pastore che la guida, dai sacerdoti suoi primi collaboratori; dal fermento che la vita religiosa dona alle Chiese locali con la preghiera e la presenza; dalla creatività di un laicato che ogni giorno sceglie con libertà e passione di testimoniare il vangelo. È un racconto di vita ecclesiale impregnato della dimensione sociale, culturale, storica dei luoghi, ecco perché la visita del nostro vescovo Giacomo al Papa è un po’ l’incontro di tutti con il vicario di Gesù Cristo; momenti come questi non sono mai l’incontro di due sole persone perché un Vescovo porta con sé l’intera famiglia che gli è affidata (la storia, le prospettive, le difficoltà) e per la quale gli è chiesto di donare tutto se stesso.
Da Parte di Papa Francesco parole di incoraggiamento e sostegno a Mons. Giacomo Cirulli nel proseguire e dare forma al progetto della Chiesa che prevede per le due Diocesi dell’alto casertano (e per altre in Italia) un comune cammino pastorale in vista di quell’unità che in un prossimo futuro farà di due millenarie esperienze una sola storia.
Prima dei saluti di congedo il Papa ha chiesto al Vescovo di portare la sua benedizione e gli auguri di buon Natale alle Diocesi a lui affidate, e chiesto come consuetudine, di pregare per la sua persona.
Come consuetudine Papa Francesco saluta gli accompagnatori dei suoi ospiti; ieri il giovane diacono don Pietro Robbio, segretario di Mons. Cirulli ha potuto fermarsi anch’egli qualche minuto con Francesco e scambiare con lui parole di stima e gratitudine: per questo nostro giovane ormai vicino al sacerdozio non è mancata una speciale benedizione.
Oggi si è prematuramente conclusa l’esistenza terrena di don Alfonso De Cristoforo, Presbitero del Clero della Diocesi di Teano-Calvi. Ne dà notizia il Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli, unito ai familiari di don Alfonso, alla comunità parrocchiale di S. Maria a Silice in Riardo e al Presbiterio di Teano-Calvi.
Don Alfonso nasce a Capua (CE) il giorno 11/04/1980 ed è ordinato Presbitero il 28/02/2014 presso la Cattedrale di Teano. Ha ricoperto fino alla sua prematura scomparsa l’incarico di Economo Diocesano, di Segretario del Collegio dei Consultori e di Delegato diocesano della F.A.C.I. Dal 2016 ha svolto il suo ministero pastorale come Parroco presso la comunità ecclesiale di S. Maria a Silice in Riardo.
Affidiamo don Alfonso all’intercessione dei Santi Patroni Casto e Paride e alla materna cura della Madonna della Stella. Il Vescovo invita il clero e i fedeli a elevare al Signore preghiere in suffragio della sua anima
In occasione del X Anniversario della costruzione dell’organo Mascioni, il Parroco della Comunità dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, don Luigi Gennaro De Rosa, invita i fedeli a partecipare ad una serie di Concerti d’organo.
DOMENICA 12 DICEMBRE 2021 ORE 19:00
Organista: Andreana Pilotti
Sassofonista: Alfredo De Francesco
SABATO 18 DICEMBRE 2021 ORE 19:00
Organista: Emanuele Cardi
DOMENICA 26 DICEMBRE 2021 ORE 20:00
Concerto di Natale Corale “Laudate Dominum”
Organista: Maria Teresa Roncone
Mezzo Soprano: Angela Dragone
Soprano: Rosanna Loasses
Tenore: Sergio Dragone
DOMENICA 02 GENNAIO 2022 ORE 19:00
Organista: Ilaria Centorrino
Organista: Maria Greco
DOMENICA 09 GENNAIO 2022 ORE 19:00
Organista: Maria Teresa Roncone
Di seguito il programma:
Celebrazione X anniversario Organo Mascioni
Nel Sinodo della Chiesa universale “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione” si inserisce quello della Chiesa italiana, di più lunga durata, e quello delle Chiese locali che con celebrazioni e incontri hanno già dato inizio a questo percorso per il quale il Papa chiede il rinnovamento delle strutture ecclesiali, ma soprattutto delle stile di essere Chiesa: maggiore prossimità, cura, accoglienza, ascolto sono gli impegni da rinnovare ma a partire da un confronto alla pari tra tutti i battezzati…
Per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, dopo l’apertura del cammino sinodale con la celebrazione del 17 ottobre presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo; dopo la nomina dei referenti diocesani del Sinodo, entra nel vivo il cammino insieme che le due Chiese sono chiamate a compiere guidate dal vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
L’appuntamento è per il 1 e 2 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni in Pietravairano dove i rappresentanti delle parrocchie, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose incontreranno don Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma sul tema “Protagonisti per una Chiesa sinodale”: ci si soffermerà sui contenuti del Sinodo che coinvolge tutta la Chiesa fino al 2023 e sulle tappe successive (fino al 2025) in cui camminerà la Chiesa italiana (nella locandina i dettagli dell’incontro).
L’intero percorso si muove intorno ad un interrogativo fondamentale che la Chiesa sta facendo risuonare a più livelli e in più contesti: Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?
A partire da questa domanda e da una serie di altre provocazioni fornite ai fedeli (clicca), Diocesi e Parrocchie stanno lavorando o si apprestano a farlo; si tratta di un vero e proprio percorso formativo destinato a suscitare partecipazione, confronto, protagonismi tra tutti i battezzati; ad interrogarsi su come la Chiesa dialoga al suo interno e con l’esterno, come vive la missione evangelizzatrice, a chi rivolge la sua opera…: quanto le comunità parrocchiali sanno immergersi nella vita della gente; quale stile comunicativo si realizza dentro e fuori la parrocchia….; come le Associazioni dialogano con la comunità civile e quanto la loro identità incida nella vita sociale….
Sono tre le fasi sinodali che la Chiesa italiana vivrà fino al 2025, narrativa, sapienziale, profetica. Al momento, la prima, prevede l’esercizio dell’ascolto e del confronto: nei gruppi parrocchiali e nelle associazioni – i maggiori protagonisti di questo tempo – ci sarà modo di approfondire la riflessione secondo le indicazioni che la Chiesa italiana ha suggerito grazie materiali pensati appositamente per ogni realtà ecclesiale; tutti i suggerimenti e gli approfondimenti che emergeranno saranno raccolti a livello diocesano e poi nazionale perché sia stilato un documento unico (instrumentum laboris) che ritornerà nelle comunità per un’ulteriore riflessione d’insieme.
Seguiranno nuove fasi di lavoro; nel frattempo resta costante l’appello a tutti i battezzati di non sottrarsi all’impegno di essere protagonisti di questo tempo in cui la Chiesa chiede a ciascuno il contributo per rinnovarla.
Il 3 febbraio 2022 sarà inaugurato il VI anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano (TEI) delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, un servizio giuridico e pastorale nato a marzo del 2016 sulle indicazioni e le prospettive che Papa Francesco nel 2015 stabiliva nella lettera (motu proprio) Mitis Iudex Dominus Jesus sulla nuova dinamica dei processi ecclesiastici in un’ottica di pastoralità, semplificazione e gratuità introducendo la pratica del processo breve per le dichiarazioni di nullità del matrimonio (clicca per approfondire).
Il Tribunale interdiocesano con sede a Teano, fin dal suo primo anno di attività, ha lavorato e contestualmente ha aperto ad occasioni di approfondimento e formazione sulla delicata materia della nullità matrimoniale in termini giuridici, pastorali, spirituali…
Protagonisti di questi confronti, sacerdoti e avvocati.
In vista del nuovo anno giudiziario, apriamo una finestra sulle attività del Tribunale e sul servizio che esso offre alle persone, singoli e famiglie, con il contributo del Cancelliere del TEI don Francesco Pinelli e del Vicario giudiziale Mons. Francesco Leone.
Dopo il periodo della pandemia, con tutte le conseguenze riportate a livello personale, sociale, comunitario ed ambientale, in particolare circa il regime lavorativo e l’espressività delle varie professioni, che in generale sono risultate mortificate e decurtate sotto vari aspetti negli anni 2020 e 2021, bisogna necessariamente rilevare che anche il cammino della Giustizia civilistica e canonistica ha risentito in parte di tale evenienza ed incidente emergenza.
Continuità di impegno
Per quanto riguarda il TEI di Teano, Tribunale Interdiocesano a cui fanno capo le Chiese particolari di Alife- Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi, c’è da osservare che al di fuori del primo periodo di look down, nei mesi di marzo – maggio 2020, ha continuato sempre nel lavoro giudiziale sia con le procedure breviori che con quelle ordinarie, anche se naturalmente il numero delle cause si è contratto per l’incidenza del contagio sulla generale attività religiosa e sociale dei fedeli e per i numerosi casi di malati e decessi che si sono verificati nell’ambito del territorio attinente alle tre suddette Diocesi, nell’alto casertano.
Il Tribunale di Teano ha funzionato, al di fuori di quanto predetto, sempre con regolarità ed ha accolto, ascoltato, discusso con tante persone, circa le varie difficoltà sorte nel corso delle convivenze coniugali, e ha proceduto nelle funzioni giudiziarie con attenzione e discernimento ai vari casi che sono stati presentati per l’esame e la decisione dei Vescovi – Giudici oppure dei Collegi giudicanti.
Ogni problematica familiare va trattata con grande circospezione e con zelo pastorale, perché i fedeli che si rivolgono al Tribunale chiedono innanzitutto tante spiegazioni e chiarimenti circa le procedure canoniche e i passaggi che bisogna verificare ed osservare per giungere alla conoscenza piena delle situazioni sullo stato delle persone, che meritano ogni rispetto e riconoscimento di dignità e di onestà in quello che vengono a presentare all’udienza delle sezioni istruttorie.
Bisogna sempre garantire e tutelare il principio della buona fama e della presunzione di innocenza, fino agli ultimi gradi di giudizio, anche se va rilevato e ricordato che i processi dinanzi agli organi della giustizia ecclesiastica non conducono alla ricerca di particolari colpe o reati, almeno per quanto riguarda la giustizia contenziosa e amministrativa ordinaria, ma piuttosto alla verità di fatti e situazioni che si sono verificati nel corso della convivenza coniugale e nella progettazione ed esecuzione di un programma di vita di coppia che prevede per tutti i matrimoni, e in particolare per quelli celebrati davanti alla Chiesa, un contesto di verità, sincerità, credibilità, affidabilità, nonché stabilità dell’atto consensuale e del vissuto connubiale.
Promozione della famiglia
Il Tribunale Interdiocesano di Teano, che nel 2016 fu istituito dai tre Vescovi delle predette Diocesi, e che fu riconosciuto al livello più alto della Giustizia Amministrativa della Chiesa, in questi 5 anni di attività giudiziaria ha risposto a tutti i casi e a tutte le domande presentate alla propria attenzione, con il risultato che numerose famiglie hanno conseguito non solo un verdetto di verità circa la propria vicenda coniugale, ma soprattutto la serenità e la pace della propria coscienza, che in precedenza si vedeva gravata da tanti dubbi, difficoltà, indecisioni e turbamenti interiori, che lasciavano inerti e irrisolte situazioni bisognose di chiarezza e di certezza morale e giuridica.
Su questi aspetti e risvolti delle problematiche personali si è prodigato e speso in questi anni il predetto Tribunale Interdiocesano, grazie all’impegno pastorale e spirituale, nonché economico e di natura strutturale, profuso dai tre Vescovi Fondatori e dall’attuale Moderatore (S. E. Mons. Giacomo Cirulli, ndr), coadiuvati e collaborati dal Vicario Giudiziale, dal Cancelliere – capo, dai Giudici di Collegio, dal Difensore del Vincolo, dal Promotore di Giustizia, dagli Assessori, dai Notai e dall’Economo, che si sono resi presenti e attivi nello svolgimento dei loro particolari e delicati compiti, all’interno del TEI, ma con proiezione verso le comunità e i fedeli che hanno agito in giudizio.
All’apice di tale lavoro e impegno processuale è rimasto sempre, come stella polare che indica il cammino, l’ispirato progetto legislativo di Papa Francesco e quello esecutivo della Conferenza Episcopale Italiana che, con la normativa canonistica e le determinazioni amministrative, hanno dato certezza e agilità alle procedure canoniche, con particolare attenzione ai poveri e al principio di gratuità, di cui nelle tre Diocesi si sono avvalse ed hanno beneficiato numerose famiglie, che hanno ritrovato fiducia e nuovo impegno di vita e di pratica cristiana.
Don Francesco Pinelli, Mons. Francesco Leone
Fonte: Clarus