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Diffuso ieri il Documento preparatorio del Sinodo, che il Papa aprirà ufficialmente il 10 ottobre. L'evento proseguirà poi nelle diocesi il 17 ottobre per culminare nella XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023), a cui farà seguito la fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente le Chiese particolari

I cattolici verso il Sinodo: “anche la Chiesa deve affrontare la mancanza di fede”. Le date e le indicazioni di Papa Francesco

Uno strumento “per favorire la prima fase di ascolto e consultazione del Popolo di Dio nelle Chiese particolari (ottobre 2021 – aprile 2022), nella speranza di contribuire a mettere in moto le idee, le energie e la creatività di tutti coloro che prenderanno parte all’itinerario, e facilitare la condivisione dei frutti del loro impegno”. È il documento preparatorio del Sinodo, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, che Papa Francesco aprirà ufficialmente il 10 ottobre. L’evento proseguirà poi  il 17 ottobre in ogni Chiesa particolare.
Una tappa fondamentale sarà la celebrazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, nell’ottobre del 2023, a cui farà seguito la fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente le diocesi.
Per accompagnare concretamente l’organizzazione dei lavori viene proposto un Vademecum metodologico, allegato al documento preparatorio e disponibile sul sito dedicato, che offre “alcune risorse per l’approfondimento del tema della sinodalità”, tra cui il discorso per la Commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi, tenuto da Papa Francesco il 17 ottobre 2015, e il documento “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”, elaborato dalla Commissione Teologica Internazionale e pubblicato nel 2018.

“La Chiesa di Dio è convocata in Sinodo”, l’incipit del testo, sulla scorta dell’invito di Papa Francesco ad interrogarsi su un tema decisivo per la sua vita e la sua missione: “Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”. “Una tragedia globale come la pandemia da Covid-19 ha effettivamente suscitato per un certo tempo la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca”, ma al tempo stesso “ha fatto esplodere le disuguaglianze e le iniquità già esistenti”, l’analisi contenuta nel documento.

“La tragica condizione che i migranti vivono in tutte le regioni del mondo testimonia quanto alte e robuste siano ancora le barriere che dividono l’unica famiglia umana”, la denuncia. La sfida, per la Chiesa, è dunque quella di  ”accompagnare le persone e le comunità a rileggere esperienze di lutto e sofferenza, che hanno smascherato molte false sicurezze, e a coltivare la speranza e la fede nella bontà del Creatore e della sua creazione”.

“Non possiamo nasconderci che la Chiesa stessa deve affrontare la mancanza di fede e la corruzione anche al suo interno”.
È il “mea culpa” contenuto nel documento, nel quale si cita in particolare “la sofferenza vissuta da minori e persone vulnerabili a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate”.

“Siamo continuamente interpellati come popolo di Dio a farci carico del dolore dei nostri fratelli feriti nella carne e nello spirito”, l’invito del testo: “per troppo tempo quello delle vittime è stato un grido che la Chiesa non ha saputo ascoltare a sufficienza. Si tratta di ferite profonde, che difficilmente si rimarginano, per le quali non si chiederà mai abbastanza perdono e che costituiscono ostacoli, talvolta imponenti, a procedere nella direzione del camminare insieme”.

“La Chiesa tutta è chiamata a fare i conti con il peso di una cultura impregnata di clericalismo, che eredita dalla sua storia, e di forme di esercizio dell’autorità su cui si innestano i diversi tipi di abuso (di potere, economici, di coscienza, sessuali)”, l’appello: “È impensabile una conversione dell’agire ecclesiale senza la partecipazione attiva di tutte le componenti del Popolo di Dio: insieme chiediamo al Signore la grazia della conversione e l’unzione interiore per poter esprimere, davanti a questi crimini di abuso, il nostro pentimento e la nostra decisione di lottare con coraggio” . Tra i segni di speranza fioriti nella comunità cristiana, c’è “il desiderio di protagonismo all’interno della Chiesa da parte dei giovani, e la richiesta di una maggiore valorizzazione delle donne e di spazi di partecipazione alla missione della Chiesa”, come la recente istituzione del ministero laicale del catechista e l’apertura alle donne dell’accesso a quelli del lettorato e dell’accolitato.

“Non possiamo ignorare la varietà delle condizioni in cui vivono le comunità cristiane nelle diverse regioni del mondo”, prosegue il testo, in cui si stigmatizzano le persecuzioni dei cristiani nei paesi in cui sono una minoranza. “Se da una parte domina una mentalità secolarizzata che tende a espellere la religione dallo spazio pubblico, dall’altra un integralismo religioso che non rispetta le libertà altrui alimenta forme di intolleranza e di violenza che si riflettono anche nella comunità cristiana e nei suoi rapporti con la società”, il grido d’allarme del testo: “Non di rado i cristiani assumono i medesimi atteggiamenti, fomentando le divisioni e le contrapposizioni anche nella Chiesa”.

All’interno della comunità cristiana e nei suoi rapporti con la società si riverberano, inoltre, “le fratture che percorrono quest’ultima, per ragioni etniche, razziali, di casta o per altre forme di stratificazione sociale o di violenza culturale e strutturale”. In questo contesto, la sinodalità “è ben più che la celebrazione di incontri ecclesiali e assemblee di vescovi, o una questione di semplice amministrazione interna alla Chiesa; essa indica lo specifico modus vivendi et operandi della Chiesa”.

“La consultazione del popolo di Dio non comporta l’assunzione all’interno della Chiesa dei dinamismi della democrazia imperniati sul principio di maggioranza”, si precisa nel documento. Tra gli obiettivi dell’itinerario sinodale, figura anche quello di “esaminare come nella Chiesa vengono vissuti la responsabilità e il potere, e le strutture con cui sono gestiti, facendo emergere e provando a convertire pregiudizi e prassi distorte che non sono radicati nel Vangelo”.

Fonte SIR


In vista della XXXIII Giornata nazione delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti in programma il 19 settembre, la Chiesa Cattolica Italiana lancia il nuovo sito e la nuova campagna promozionale

Uniti nel dono. La nuova campagna pubblicitaria per il sostentamento dei sacerdoti

Cambio di logo e di nome, rinnovamento del sito e del trimestrale d’informazione del Servizio Promozione CEI: sono queste le importanti novità che caratterizzeranno la comunicazione delle offerte deducibili.

La rinnovata immagine è stata appena lanciata tramite l’online del nuovo sito www.unitineldono.it, sui social e sulla stampa e poi ribadita in occasione della XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti in programma il 19 settembre 2021. Una domenica di comunione tra preti e fedeli, affidati gli uni agli altri. È il tradizionale appuntamento che sottolinea l’unione dei membri della comunità nel provvedere alle necessità della Chiesa con una scelta di condivisione. Una Giornata che quest’anno sarà un’occasione anche per il lancio dei nuovi strumenti di comunicazione

“La nuova immagine è frutto di un anno di ascolto delle comunità, – spiega il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – e dell’analisi delle loro esigenze. Abbiamo tradotto le indicazioni ed i suggerimenti ricevuti in una comunicazione univoca mediante la realizzazione di un unico logo ed un solo nome che accomunerà il sito e il trimestrale d’informazione del Servizio Promozione CEI. Un cambio di rotta dettato dalla necessità di creare un sistema di media integrato, composto da un magazine cartaceo ed un’area digitale, che comprende sito e social, pensata soprattutto per i giovani adulti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni. Notizie, eventi ed aggiornamenti saranno disponibili grazie ad una redazione giornalistica che curerà i rapporti con il territorio e con la comunità dei donatori”.

Da Insieme ai sacerdoti (lo slogan della precedente campagna) a Uniti nel dono per mettere in evidenza, dunque il valore della comunità stretta intorno al proprio sacerdote.
Un’idea veicolata anche dal nuovo logo, che rappresenta un albero stilizzato formato da una mano protesa e da un insieme di foglie, una delle quali di un colore diverso dalle altre.
È un’immagine che esprime unione e condivisione, accoglienza e generosità, partecipazione corale e unicità del contributo di ciascuno.
Sottoposto all’attenzione dei donatori abituali, tramite una ricerca di mercato, il nuovo logo ha ricevuto un’accoglienza positiva proprio poiché esprime il collegamento tra appartenenza e dono.

Anche il sito, online da settembre, metterà al centro la comunità, sostegno imprescindibile per i sacerdoti, raccontando storie di coraggio e condivisione. Un nuovo layout, semplice ed intuitivo, permetterà di accedere alle news, ai progetti del territorio, alle testimonianze dei sacerdoti, anche attraverso i racconti in prima persona contenuti nei filmati, e alle modalità di donazione.

 “Ogni Offerta destinata al sostentamento del clero – conclude Monzio Compagnoni – è il segno concreto della vicinanza dei fedeli, un mezzo per raggiungere tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo anno e mezzo segnato dal Covid, in cui i preti diocesani hanno continuato a tenere unite le comunità disperse, incoraggiando i più soli e non smettendo di servire il numero crescente di nuovi poveri. Oggi più che mai i nostri sacerdoti sono annunciatori di speranza, ci sostengono nel vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”.

 Le offerte raggiungono i 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e circa 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo.

Le offerte per i sacerdoti si aggiungono all’obolo domenicale, non lo sostituiscono. Destinate all’Istituto centrale sostentamento clero, che poi le redistribuisce equamente tra tutti i sacerdoti, sono uno strumento che ha origine dalla revisione concordataria del 1984 che istituì l’8xmille e le offerte deducibili, strumenti che differiscono tra loro nelle modalità e in parte nelle finalità.

Da oltre trent’anni infatti il clero italiano non riceve più la congrua, ed è responsabilità di ciascun fedele partecipare al suo sostentamento attraverso le offerte. È possibile donare con carta di credito direttamente dal sito www.unitineldono.it o tramite il numero verde 800 825000; donare con bollettino postale, bonifico bancario o infine fare una donazione diretta presso gli Istituti diocesani Sostentamento Clero. E il contributo, è importante ricordarlo, è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

Fonte UCS sociali della CEI

♦ COME DONARE 
Per sostenere i sacerdoti diocesani con le offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:
1 – Conto corrente postale
Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.
2 – Carta di credito
Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/
3 – Versamento in banca
Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.
L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.
4 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).
L’offerta è deducibile.
Il contributo è libero. Per chi vuole queste offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

Vaccini Covid. “Facciamo rete” l’appello del Direttore generale dell’Asl Caserta Ferdinando Russo al Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli

Fare rete per raggiungere quanto prima l’obiettivo “salute” e “sicurezza”.

È quello che chiede il Direttore generale dell’Asl Caserta Ferdinando Russo ai Vescovi del territorio di competenza di questa Azienda sanitaria.

Una lettera che da’ seguito a quella già inviata lo scorso giugno (leggi), ma non più per segnalare la preoccupazione per il rallentamento della campagna vaccinale anticovid come accadeva all’inizio dell’estate, ma questa volta, con più precisi numeri alla mano, per denunciare la maggiore assenza negli hub vaccinali delle persone di età compresa  tra i 20 e i 59 anni, giovani e adulti maggiormente interessati alla vita sociale e migliaia di essi con la responsabilità di essere genitori di quei giovanissimi studenti in età da vaccino anticovid.

“Fino a quando non saremo tutti vaccinati, il virus continuerà a rappresentare un pericolo per le nostre vite e nessuno può ritenersi al sicuro”, sono le parole di Russo che alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche e iniziative di carattere sociale, culturale, politico, sportivo non possono che facilitare la circolazione del virus in particolare nella sua variante Delta che maggiormente attenziona e preoccupa i medici.

 

Parole le sue che si fanno strada e cercano consenso nel mare di polemiche innescate nelle ultime settimane dal fronte no-vax che ha recuperato voce tuonando contro le decisioni di governo circa l’esigibilità obbligatoria del green pass per accedere a numerosi servizi (pubblici e privati)

 

L’appello del Dott. Russo ancora una volta come due mei fa trova accoglienza e disponibilità nel vescovo Mons. Giacomo Cirulli, pastore delle diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, il quale già nella precedente occasione non indugiava in occasioni formali ed informali a farsi portavoce dell’appello giunto dall’Asl Caserta e dagli Organi superiori di Governo circa l’importanza del vaccino a difesa e tutela della vita. Lo ha fatto, il Vescovo, rivolgendosi anche direttamente ai giovani delle due Diocesi (oltre che ai sacerdoti) riuniti a Pietravairano per l’evento di presentazione del Grest: quale occasione migliore per parlare alle coscienze, per orientare una scelta di senso, per sostenere a favore della salute pubblica l’indecisione che ancora serpeggia tra molti cittadini.

 

E tornerà a farlo il nostro Pastore, tornerà a parlarne e soprattutto a condividere la difficile esperienza che personalmente ha vissuto quando nel mese di novembre 2020 lui stesso ha contratto il Covid, raccontandone il percorso nell’intervista rilasciata dopo la guarigione (vai all’intervista), in cui non manca un breve passaggio sull’atteggiamento ostile di chi nega il Covid: “Credo che il negazionismo ideologico faccia leva su questa paura endemica di ammalarsi e rischiare di morire”.

 

La richiesta del Direttore dell’Asl riflette i dati e le preoccupazioni mai sopite nel mondo scientifico: “Nonostante il moltiplicarsi degli sforzi per sconfiggere questo morbo devastante, la pandemia resta attiva e ancora limita e danneggia le nostre esistenze distogliendo attenzione e cure ad altre attività vitali”.

 

Da parte di tutti serve dare forma concreta alle riflessioni condivise e meglio sponsorizzate nel periodo più buio di questa pandemia e cioè che nessuno si salva da solo e che la vita di ciascuno dipende dal piccolo sforzo di ognuno: è questo il prezzo per tornare ad essere insieme, per tornare a lavorare meglio, per divertirsi con maggiore libertà, per consentire ai più fragili la serenità quotidiana, per recuperare alle giornate il valore delle relazioni.


La Presidenza della CEI invita a pregare per l’Afghanistan e per Haiti

🗒️Dalla Nota dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana:

“Guardando agli avvenimenti internazionali di questi giorni, la Presidenza della CEI condivide l’angoscia per la gravissima crisi umanitaria dell’Afghanistan. Le notizie che giungono sono davvero allarmanti. […] “Vi chiedo di pregare con me il Dio della pace affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo. Solo così la martoriata popolazione di quel Paese – uomini, donne, anziani e bambini – potrà ritornare alle proprie case, vivere in pace e sicurezza nel pieno rispetto reciproco”, ha affermato Papa Francesco, domenica 15 agosto, dopo la preghiera dell’Angelus.
La Presidenza della CEI invita a pregare domenica prossima (22 agosto), in tutte le parrocchie, per la pace in Afghanistan e per le vittime del terremoto di Haiti. Qui il sisma di sabato scorso ha provocato numerosi morti, feriti e ingenti danni materiali”.

Testo integrale della Nota CEI

LXXI Settimana liturgica nazionale

Ufficio Liturgico Diocesano (ULD)
71° Settimana Liturgica Nazionale – Cremona 23-26 agosto 2021
Nella locandina la modalità di partecipazione on line.
Si suggerisce alle Comunità Parrocchiali nelle quali è presente e operativo un Gruppo Liturgico di ritrovarsi insieme, secondo la modalità più opportuna, anche con altri operatori pastorali, per una partecipazione di gruppo agli incontri che si terranno tutti dalle ore 10.00 alle 12.00 nei giorni 23-26 agosto.


Comunicato del Vescovo: Nomine – 04.08.2021

UCSD:

Il Vescovo, in data odierna, comunica che:

  • dal 01.09.2021, don Pasquale Sangiovanni assumerà la cura pastorale delle parrocchie di S. Pietro Apostolo in Conca della Campania, SS. Filippo e Giacomo in Vezzara di Conca della Campania e S. Maria delle Grazie in Cave e Catailli
  • dal 01.09.2021, don Fabrizio Delgado assumerà la cura pastorale delle parrocchie di SS. Filippo e Giacomo in Giano Vetusto e S. Vito in Pignataro
  • dal 01.09.2021, don Roberto Donatiello assumerà la cura pastorale della parrocchia di San Marco Evangelista in S. Marco di Teano

Azione Cattolica: Il grido della Terra & il grido dei poveri”. Laudato Si e Fratelli Tutti a confronto

Su questi temi il settore Adulti dell’Azione Cattolica diocesana desidera riflettere venerdì 23 luglio, alle ore 19:30 presso il Cortile del Seminario diocesano di Teano , nell’assoluto rispetto delle misure anti-contagio.

La riflessione nasce dalle urgenze che abitano il tempo presente, un tempo che ci impone scelte capaci di cambiare la rotta oggi se si desidera salvaguardare la vita della Terra e il futuro delle nuove generazioni.

Sollecitati dal Magistero di Francesco desideriamo invitare a tal momento di riflessione e confronto tutti coloro che vorranno approfondire le loro conoscenze in merito alle lettere encicliche del Santo Padre.

A guidare la riflessione sarà il nostro Vescovo, S. Ecc. Mons. Giacomo Cirulli, e diversi amici laici impegnati.

Vi aspettiamo!


Uscito il terzo bollettino di salute di Papa Francesco: “le sue condizioni sono buone”

Uscito il terzo bollettino medico sull’operazione chirurgica subita da Papa Francesco. Trascorsa la seconda notte al Policlinico Gemelli di Roma, il bollettino medico annuncia “il decoro post – operatorio è regolare. Gli esami di controllo di routine sono buoni”. Questa mattina il Papa ha fatto regolarmente colazione e si è dedicato alla lettura dei quotidiani, per poi alzarsi per per camminare. Molti sono gli auguri che in questi giorni sono pervenuti al Santo Padre per una pronta guarigione, quali quelli del Presidente della Cei e del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio. “L’affettuoso pensiero degli italiani tutti – si legge nel telegramma del Presidente Mattarella – di cui mi faccio interprete unendovi il mio personale, accompagna in queste ore Vostra Santità, unitamente ai più cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione”. Tra gli auguri più graditi figurano sicuramente quelli arrivati da Benedetto XVI, tramite il suo segretario particolare, Mons. Georg Ganswein.