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Stupirsi di Dio, realizzare la pace, custodire la Sacra Scrittura: il mandato del Vescovo Giacomo a Natale

Natale, Festa della Sacra Famiglia, Maria Madre di Dio: le solennità nelle Cattedrali di Teano, Alife e Sessa Aurunca

Natale. “Natale e Pace. Il binomio più facilmente in uso in queste giornate di festa e di auguri corrisponde veramente alla realtà? Tutto intorno a noi non è sereno e non è in pace”. Le parole del Vescovo Giacomo Cirulli sulle vicende di guerra nel mondo: il conflitto tra Ucraina e Russia e in Terra Santa tra Israele e Hamas; ma anche riferimento alle tensioni di cui ognuno, anche i credenti, è protagonista nelle relazioni. Siamo alle celebrazioni del Natale, il 24 dicembre (la Notte) nella Cattedrale di Teano, il 25 dicembre nelle Cattedrali di Alife e di Sessa Aurunca. In risposta a questa festa, tanto diversa da come l’umanità desidera, “torniamo a celebrare l’intervento di Dio nella Storia; un intervento che è presenza e pace in mezzo a noi” ha ricordato il Vescovo. “Non un’assenza ma l’incarnazione: l’inizio di un tempo nuovo che nel Dio fatto uomo diviene vita vissuta, morte e risurrezione perché la nostra condizione potesse profumare di vita eterna e farci una sola umanità”.

Festa della Sacra Famiglia. Nell’Ottava di Natale, la Festa della Santa Famiglia, momento che Mons. Cirulli ha chiesto di celebrare in forma interdiocesana, così come in altre circostanze, affidando alla Pastorale familiare delle tre Diocesi da lui guidate l’organizzazione di una Celebrazione comune, in questo caso nella Cattedrale di Teano. Alzare lo sguardo al Cielo e affidarsi a Dio, l’esortazione del Pastore; come Abramo, avere il coraggio e la fede di guardare a Dio per guardare oltre e al contempo continuare ad affidargli la vita di ogni famiglia frenata da tante difficoltà quotidiane. “In risposta alle nostre attese, problematiche, speranze, – le parole del Vescovo – Dio ci manda in dono un Bambino e ci chiede di essere come Lui: carità, misericordia, perdono, riconciliazione”. Appello del Pastore alla comunione, al sostegno reciproco, al supporto da parte degli adulti della comunità alle nuove coppie. Durante la Messa le famiglie presenti hanno rinnovato le promesse matrimoniali.

Maria Madre di Dio. “Stupirsi, custodire, meditare”: il Vangelo di Luca nella festa di Maria Madre di Dio, diventa consegna che impegna i credenti. Mons. Cirulli li sceglie per dare il suo mandato alle comunità di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca. Come per Natale, anche in questa solennità il Pastore ha celebrato nelle tre Cattedrali dell’alto casertano. “Stupirsi come i pastori a Betlemme di fronte alla povertà e semplicità del Bambino: segno stupendo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, che ancora oggi si ripetono”; poi “custodire”: essere accoglienti dell’alleanza che Dio ristabilisce con il suo popolo attraverso il dono del Figlio Gesù; “meditare”: saper leggere i segni della sua presenza ogni giorno, mettere insieme vita e vangelo come per Maria, fin sotto la croce. Sia il 31 dicembre, in occasione della preghiera del Te Deum che il 1 gennaio. Mons. Cirulli ha fatto riferimento alla Giornata Mondiale della Pace con l’invito al rispetto per ogni creatura “preziosa agli occhi di Dio”, perché “ogni vita spezzata dalla furia della guerra è una meraviglia che si perde, un motivo in meno per stupirci del dono bello della vita”, e ricordato l’appuntamento con la Marcia della Pace interdiocesana in programma il 6 gennaio a Piedimonte Matese.

 


“Ero carcerato e mi avete visitato”. Mons. Giacomo Cirulli torna ad incontrare i detenuti di Carinola

Due occasioni in una settimana, a pochi giorni dal Natale: uno spettacolo teatrale e la Messa

“Quando ci sono attività che valorizzano le qualità delle persone, siamo di fronte ad un forte momento formativo e ri-formativo. Ho colto la loro capacità di immergersi in un’esperienza che non avrebbero mai immaginato di vivere ma che ha donato a queste persone emozioni mai provate facendo altre cose…”. Queste le parole pronunciate dal vescovo Giacomo Cirulli in una location speciale, quello del Carcere di Carinola, dove giovedì 14 dicembre undici detenuti hanno portato in scena “Francesca da Rimini. Bizzarria comica scritta e stravesata del signor Antonio Petito” alla presenza di rappresentanti di istituzioni e associazioni, delle figure professionali che prestano servizio in questo luogo, del dottor Carlo Brunetti, direttore della Casa Circondariale, del comandante della Polizia Penitenziaria Attilio Napolitano.
Lo spettacolo è il risultato del laboratorio “Teatro in Carcere” curato dal 2004 dagli educatori volontari Gianni Maliziano e Filippo Ianniello e negli ultimi due anni sostenuto economicamente dal Rotary Club di Sessa Aurunca. Raffaele Smarrazzo, Ciro Cerbero, Salvatore Buonomo, Antonio Luongo, Vincenzo Fioretti, Giovanni Russarollo, Carmine De Tommaso, Salvatore Polverino, Pasquale Di Micco, Ciro De Marino, Pasquale Politelli sono stati i protagonisti di un’esperienza di “ritrovata libertà”, prendendo a prestito le parole di mons. Cirulli, un’esperienza che, al di là dell’aspetto puramente tecnico del lavoro coltivato nei mesi, rende possibile a chi si è messo in gioco di ri-conoscere le proprie emozioni ed esprimerle, di comunicare e suscitare reazioni nel pubblico che li ha applauditi.

Sentirsi liberi dietro le sbarre di un carcere, liberi più di altri uomini irrigiditi in un quotidiano insapore e incolore, privo cioè di quelle emozioni che traducono l’essenza dell’Umano: questo è il potere del teatro.
Mons. Giacomo Cirulli è tornato presso la Casa Circondariale di Carinola anche mercoledì 20 dicembre per celebrare la Santa Messa ed eccezionalmente visitare alcuni reparti: una nuova occasione per incontrare, dialogare, ascoltare quei fratelli che in un luogo di sofferenza fanno i conti con se stessi tra il tentativo di ricostruirsi una vita, il sogno di poter concretamente realizzare un domani diverso dal loro passato e da questo presente fatto di solitudine, privazioni, umiliazioni. La presenza del Vescovo che spesso ritorna in questo luogo, è stata nuovamente accolta come un segno di vicinanza, di conforto che – come promesso a molti di loro – tornerà senza far mancare l’attimo di una parola che solleva e di una paternità che consola.


Progetto “Uniti possiamo”

Comunicazione dell'Incaricato diocesano Sovvenire

L’incaricato diocesano per Sovvenire, il Diacono Massimo Sorvillo, rivolge al Clero la seguente comunicazione:

Carissimi,

come comunicato nella precedente nota informativa del 30/10/2023, Vi informiamo che è possibile versare all’ufficio dell’Economo (Teano) le somme eventualmente raccolte nell’ambito del Progetto “Uniti Possiamo”, proposto dal Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica della C.E.I.. Ciò al fine di sensibilizzare i fedeli alle necessità di raccolta di offerte per il sostentamento del Clero.

Le somme così raccolte e versate saranno trasmesse all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero – Roma – attraverso il canale istituzionale, al fine di concorrere al pagamento delle integrazioni dei sacerdoti nei prossimi mesi.

Con questa modalità i fedeli sono coinvolti a sostenere direttamente i loro pastori nell’esercizio del loro ministero nelle comunità nelle quali operano.

Augurando buon lavoro, saluto cordialmente.

Teano, 5 dicembre 2023

Massimo Sorvillo

Testo integrale


Inaugurazione del Centro di ascolto Caritas “Santa Teresa di Calcutta” in Calvi Risorta

Nella Parrocchia San Nicandro in Calvi Risorta sarà inaugurato il centro d'ascolto della Caritas

Sabato 16 Dicembre 2023, alla presenza del Parroco Mons. Vittorio Monaco, Vicario Generale della Diocesi di Teano-Calvi, sarà inaugurato il Centro di ascolto della Caritas, dedicato a Santa Teresa di Calcutta, la santa dei poveri, una “piccola donna con un grande cuore”, che nella sua missione ha saputo incarnare la cura per gli ultimi che Gesù stesso ha vissuto e insegnato nel Vangelo.

Sull’esempio di Madre Teresa e dei santi della Carità, il Centro rappresenta nella realtà calena un faro di carità e di speranza, volto a ricordare che l’amore nasce dove anche le sofferenze e la povertà diventano una possibilità.
Il centro Caritas, che à già attivo sul territorio della Parrocchia di San Nicandro, offre a quanti ne facciano richiesta per necessità articoli di vario genere: vestiario e calzature per uomo, donna, bambino e neonati, cappotti, giubbini, biancheria intima, asciugamani, pigiami, lenzuola, coperte, piumoni, sciarpe, cinture, borse, bigiotteria, valigie, giocattoli, passeggini, culle, sedioloni auto, pannoloni adulti, sedie a rotelle.
Sarà inaugurato, inoltre, il Centro di Ascolto. Il tutto è reso possibile grazie all’opera del Parroco e al contributo dei volontari e delle volontarie che dedicano il loro tempo e le loro energie a servizio degli ultimi, con il coordinamento della sig.ra Anna Maria De Biasio
Il programma della giornata sarà così scandito:
  • ore 9.00 Santa Messa
  • ore 9.30 apertura del Centro CARITAS
  • ore 12.00 chiusura del centro CARITAS
  • ore 15.00 apertura del Centro CARITAS ,
  • ore 18.00 Santa Messa.

Campagna di prevenzione cardiologica

L'Istituto Sostentamento Clero propone ai Sacerdoti una campagna di prevenzione delle patologie cardiologiche

Si porta a conoscenza dei Sacerdoti, che l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, in collaborazione con Generali Welion S.c.a.r.l., ha concordato la realizzazione di una Campagna di prevenzione cardiologica riservata ai Sacerdoti inseriti nel sistema di sostentamento.

Per approfondire:


Pellegrini di Speranza: il cammino dei giovani parte da Mondragone

Festa interdiocesana dei Giovani di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca a cura degli Uffici di Pastorale giovanile

Per iniziare il cammino che porta dalla GMG di Lisbona al Giubileo dei Giovani, che si terrà a Roma nel 2025, i giovani delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, accompagnati dai loro parroci e dagli animatori di associazioni e gruppi parrocchiali, si sono ritrovati domenica 26 Novembre presso il centro pastorale della Parrocchia di San Rufino in Mondragone.
Guidati dal Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli, e dai Direttori degli Uffici di Pastorale giovanile, don Raffaele Farina (Teano-Calvi), don Paolo Vitale (Alife-Caiazzo) e don Mario Taglialatela (Sessa Aurunca), i ragazzi provenienti da ogni angolo dell’Alto Casertano hanno vissuto insieme un momento di festa e di aggregazione.
La serata si è aperta nei campetti del complesso parrocchiale situato nel cuore di Mondragone, con un primo momento di accoglienza, animato dai gruppi del Rinnovamento nello Spirito. Il freddo non ha impedito di riscaldarsi al fuoco della Parola di Dio, che è stata proclamata.
Commentando il brano evangelico di Marco (Mc 10,17-22), il Vescovo ha portato la propria testimonianza e si è rivolto ai giovani esortandoli a realizzare, nella propria vita, fin da subito, una scelta radicale e autentica in favore di Gesù e del Vangelo. “Sono stato giovane anch’io – così il Vescovo ai presenti – come il “tale” di cui parla il Vangelo. Gesù mi ha fissato e mi ha amato e ha risposto alla domanda di senso, alla fame di vita eterna che albergava nel mio cuore, indicandomi la strada da seguire: l’amore per i poveri, gli amici di Gesù. Lasciatevi guardare da Gesù, lasciatevi indicare il cammino. Abbracciate la vita più bella, quella con Gesù”.
Riuniti in corteo, ci si è poi recati all’interno della Chiesa di San Rufino, per vivere un momento intenso di preghiera e di adorazione. Inginocchiati ai piedi di Gesù Eucarestia, gli sguardi dei tanti giovani sono stati attratti da Gesù, che, nel raccoglimento e nel silenzio orante, li ha fissati e amati proprio come avvenne per quel “tale” del Vangelo di Marco. Mano sulla spalla, ognuno è stato accompagnato da uno dei sacerdoti, religiosi, seminaristi e animatori presenti, per vivere un momento personale di preghiera ai piedi dell’altare.
Al termine della preghiera e dopo la benedizione eucaristica impartita dal Vescovo, la serata ha avuto seguito con un momento festa, di nuovo all’esterno, animato dai giovani della Parrocchia di San Rufino e con il contributo culinario di alcuni volontari.
Quello di Mondragone è stato il primo degli avvenimenti messi in cantiere dagli Uffici di Pastorale giovanile delle tre Diocesi unite in persona Episcopi, in vista del Giubileo di Roma 2025. Il Prossimo avvenimento è la Marcia per la Pace, che si terrà a Piedimonte Matese il giorno dell’Epifania e per il quale il Vescovo ha rivolto ai presenti l’appello ad essere numerosi, convinti e preparati a gridare ad un mondo sempre più pieno di violenza e di morte che Gesù è la Pace e che “noi abbiamo scelto Lui”.
Ritiro quaresimale, Via Lucis, Presentazione del Grest del 2024 e Festa Giovani regionale saranno le future tappe del cammino denominato “Pellegrini di Speranza”.
Per seguire tutti gli sviluppi e l’itinerario di questa carovana di giovani ormai in cammino nei territori delle nostre Chiese locali, gli Uffici di Pastorale giovanile hanno predisposto un canale Telegram (“Pellegrini di Speranza – PG Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca) su cui tenersi aggiornati.


L’Auditorium Diocesano riapre il sipario

Stagione Artistica 2023-24

Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco”. E’ così che Victor Hugo descrive la bellezza del teatro. Ma il teatro anche divertimento, spensieratezza, socializzazione, cultura. L’Auditorium Diocesano “Mons. Tommasiello”, come ormai da diversi anni, si propone anche quest’anno di mantenere accesa la fiaccola della cultura e dello spettacolo.

Dopo tanta attesa da parte degli appassionati del Teatro, il sipario riapre con il cartellone degli spettacoli per la stagione teatrale 2023-2024, su iniziativa del Direttore don Massimiliano Domenico Piciocchi, in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano e con la benedizione del Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli. A calcare per primo le tavole del palcoscenico sarà Paolo Caiazzo, con lo spettacolo dal titolo “Separati ma non troppo” che si terrà la sera di sabato 25 novembre 2023. Il secondo appuntamento è previsto per domenica 10 dicembre con Biagio Izzo, il quale porterà in scena Balcone a tre piazze. L’anno 2024 si aprirà mercoledì 3 gennaio con un classico del teatro napoletano, La cantata dei pastori del maestro De Simone, che vede protagonista Peppe Barra. Quarto appuntamento per lunedì 22 gennaio con Massimiliano Gallo e la commedia Stasera, punto e a capo!. Sarà il trio formato da Antonio Milo, da Adriano Favilene e da Elisabetta Mirra con Mettici la mano – il brigadiere del commissario Ricciardi. Sarà Il segreto del talento (le gazze ladre) lo spettacolo che si terrà martedì 20 febbraio con Teresa Saponangelo ed Elisabetta Valgoi. Sabato 9 marzo tutti in poltrona per lo spettacolo con Maurizio Casagrande dal titolo Il viaggio del papà, per poi attendere lo spettacolo di fine stagione di giovedì 11 aprile dal titolo Il vedovo allegro con Carlo Buccirosso.

Agli spettacoli in cartellone si aggiungeranno diversi fuori programma musicali e scenici, che accresceranno il valore della proposta del polo culturale della Diocesi di Teano-Calvi. Non resta che augurare ai futuri spettatori una stagione serena e una buona visione.


Sinodalità e Corresponsabilità: al via la seconda fase del Cammino Sinodale

Il Vescovo Cirulli e i referenti parrocchiali danno inizio ai tavoli di lavoro della seconda fase del Cammino Sinodale nel giorno in cui il Papa chiede preghiere per la Pace

Hanno avuto inizio questa sera, 27 Ottobre, nella Chiesa Cattedrale di Teano, i lavori per la seconda fase del Cammino Sinodale per le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca. In comunione con la Chiesa universale che già da qualche anno sta vivendo l’esperienza sinodale, le tre Diocesi dell’Alto Casertano vivono questo momento di riflessione e condivisione sotto la guida del Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli e dell’equipe dei referenti diocesani. “Un cammino nel cammino”, queste le parole del Vescovo rivolte ai fedeli convenuti dalle tre diocesi, commentando il brano evangelico dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35). Alle nostre Chiese particolari è chiesto, nel contesto più ampio del Cammino Sinodale, di camminare fianco a fianco nell’esperienza ecclesiale che le vede unite nella persona del Vescovo.
Un itinerario all’insegna della sinodalità e della corresponsabilità che, giunto ormai alla seconda tappa, la fase sapienziale, vede confluire le diverse esperienze nell’unico cammino.
Riuniti in piccoli gruppi nei tavoli sinodali, secondo il metodo ormai consolidato della conversazione spirituale, i referenti parrocchiali, i sacerdoti e religiosi si sono ritrovati, dopo un momento iniziale di ascolto della Parola di Dio, a confrontarsi a partire da interrogativi chiari, diretti ed espliciti, volti a far emergere il ruolo del singolo all’interno della comunità, nella dimensione della condivisione, per la riorganizzazione della vita pastorale della comunità dei credenti.
I lavori della seconda fase proseguiranno nelle realtà parrocchiali e foraniali, secondo le linee guida individuate e proposte nel corso dell’incontro odierno, per poi giungere alla redazione di un documento finale unico per le tre Diocesi da inviare all’equipe sinodale nazionale nella prossima primavera.


Giornata Missionaria Mondiale. Le testimonianze: “Accogliere ed essere accolto ti trasforma”

Domenica 22 ottobre la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. Le offerte raccolte durante le Messe saranno destinate alle Pontificie Opere Missionarie

La testimonianza di tre missionari, l’ascolto delle loro esperienze di vicinanza e accoglienza verso gli ultimi accresce il senso di comunione con la tutta la Chiesa alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 22 settembre e al contempo rafforza la comunione e l’incontro tra le tre chiese dell’alto casertano guidate vescovo S.E Mons. Giacomo Cirulli perché è da esse che viene il racconto di don Crescenzo Gravante (Diocesi di Teano-Calvi) impegnato in alcune missioni in Nord Africa, il giovane Apiah (Diocesi di Sessa Aurunca) proveniente dal Ghana e oggi lui stesso missionario e Suor Nunzia Verdino (Diocesi di Alife-Caiazzo) ogni giorno a Caiazzo per le famiglie con disagi economici e sociali. Hanno raccontato le loro esperienze nella Veglia missionaria interdiocesana il 15 ottobre nella Basilica Concattedrale dove – in occasione del Millenario di Santo Stefano Menicillo (1023-2023) patrono della Diocesi di Alife-Caiazzo – si sta celebrando un Giubileo straordinario (i solenni festeggiamenti si terranno il prossimo 29 ottobre).

“La missione può nascere solo dopo un incontro reale con Cristo che ne rende gli uomini annunciatori”, le parole del Vescovo S.E. Mons. Cirulli commentando il brano dei discepoli di Emmaus. “Esperienza che si profila per chiunque ne faccia esperienza nella vita personale o quella comunitaria in Parrocchia: da questo scaturisce il Suo mandato ad annunciare la Sua presenza, vita e salvezza per tutta l’Umanità”.

Le testimonianze
Don Crescenzo Gravante, della diocesi Teano-Calvi, impegnato in alcune missioni in Nord Africa ha menzionato le opere del patrono della Diocesi Stefano Menicillo, ricordando episodi della sua vita e in particolare il gesto della distribuzione del pane confrontandolo con le esperienze vissute in Africa e ricordando che insieme a Dio “riusciamo ad essere missionari, anche laici e che l’annuncio della parola di Dio è umanità e dobbiamo continuare a non perderla, diversamente da ciò che sta accadendo nelle ultime ore in Medio Oriente ma anche nelle guerre che sono sparse per il mondo, anche lontane da noi”. 

Apiah, giovane ghanese, accompagnato dal diacono Egidio Nerone dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Sessa Aurunca ha raccontato i terribili disagi legati al suo viaggio verso l’italia: decide di fuggire dalla guerra in Africa dopo aver assistito a morte e distruzione; nel suo viaggio lo accompagna una corona del Rosario, la preghiera e la fiducia nella Vergine Maria. Arrivato in Libia viene arrestato finchè scarcerato riprende il suo viaggio a bordo di un barcone ed è accolto in Italia, in ultimo a Castel Volturno dove oggi è lui stesso missionario verso tanti giovani stranieri in difficoltà. “Accogliere ed essere accolto ti trasforma”, è la frase pronunciata dal diacono Egidio ricordando la tristezza che si trasforma in gioia quando ci si sente accolti e amati.

In ultimo, la storia di Suor Nunzia Verdino delle Povere Figlie della Visitazione presenti nella Diocesi di Alife-Caiazzo, alla guida del Centro Madre Claudia istituito a Caiazzo negli anni ’90. In questo contesto la parola chiave delle religiose è “inclusione”: il loro Centro è aperto a chi ha bisogno di assistenza morale e materiale, parole di conforto o semplicemente per trascorrervi un momento di svago e serenità, senza distinzione di razza o ceto sociale.

 


Vestizione di fra Giuseppe Chiello nell’Ordine dei Frati Cappuccini

Il giovane, originario della Parrocchia di Santa Maria del Monte in Marzanello, ha fatto il suo ingresso nel Noviziato dei Frati Cappuccini a Morano Calabro

Nella giornata di venerdì 15 settembre, presso il santuario francescano di Morano Calabro (CS), nella Solenne Celebrazione del Vespro, è savvenuto il rito della Vestizione del giovane Giuseppe Chiello, originario di Marzanello. Cresciuto nella Parrocchia di Santa Maria del Monte, il giovane ha sentito da subito il desiderio di consacrare la propria vita al Signore. Dopo un periodo iniziale di frequentazione del Seminario Maggiore, ha sentito maturare la chiamata al servizio del Signore nella forma della vita religiosa, cominciando, con la benedizione del Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli, un cammino di discernimento nella famiglia francescana dei Frati Cappuccini. Dopo aver concluso il tempo del Postulandato, con il Rito della Vestizione ha fatto il suo ingresso ufficiale nel periodo di Noviziato, un tempo di ulteriore discernimento, nel quale sarà chiamato ad approfondire il discernimento con l’ausilio del Maestro dei Novizi e di coloro che ne cureranno la formazione.

Con lui, altri tre giovani appartenenti alle Province dei Frati Minori Cappuccini del Sud Italia hanno ricevuto i “panni della prova”. La Solenne celebrazione è stata presieduta dal ministro provinciale di Calabria, fr. Giovanni Loria e ha visto la partecipazione del ministro provinciale della Provincia religiosa di “Sant’Angelo e Padre Pio”,  fr. Francesco Dileo, e di altri frati provenienti dalle rispettive zone meridionali.

Il parroco della sua Parrocchia di origine, don Luigi Gennaro De Rosa, ha espresso grande soddisfazione per questo ‘figlio’ della parrocchia di Marzanello. “L’intera comunità parrocchiale si è unita in preghiera per questo nostro giovane che venerdì ha iniziato il suo percorso di Noviziato nella famiglia dei frati Cappuccini – commenta così il Vicario Episcopale don De Rosa – desiderio coltivato sin da giovanissimo. Seguire il Signore nella chiamata alla vita consacrata è un itinerario di vita impegnativo ed esigente, che richiede qualità umane e spirituali necessarie, come la capacità di ascoltare la parola di Dio e disporsi a compiere la Sua volontà, la docilità nel mettersi a servizio del prossimo, affidandosi ai Superiori e in spirito di filiale obbedienza, e l’umiltà di chi, come Francesco d’Assisi, sa fare della povertà e della Provvidenza il proprio stile di vita. A chi intraprende questo cammino, il Signore certamente non farà mancare il Suo sostegno e la Sua vicinanza ”.