Il Vescovo S.E. Giacomo Cirulli dà avvio al ministero pastorale di don Marco Stolfi, Parroco di Riardo
Presieduta dal nostro Pastore, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, nella serata di domenica 22 maggio, presso la Chiesa di Santa Maria di Silice in Riardo, si è tenuta la celebrazione di inizio del Ministero Pastorale di don Marco Stolfi.
Come Parroco di S. Maria a Silice in Riardo, don Marco succede al compianto don Alfonso De Cristofaro, che nello scorso dicembre è ritornato prematuramente alla casa del Padre, lasciando sgomenti il clero e l’intera comunità parrocchiale e diocesana.
Numerosa la partecipazione dei fedeli, che già da qualche mese hanno avuto modo di imparare a conoscere il loro nuovo Parroco. Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco di Riardo, Armando Fusco, alcuni amministratori comunali, i fedeli della Parrocchia di S. Maria a Silice, i familiari di don Marco, nonché alcuni familiari del compianto predecessore.
La comunità dei Frati Minori di Teano rende noto il programma degli appuntamenti di preghiera per la tredicina di S. Antonio
Di seguito il programma della tredicina di Sant’Antonio reso noto dal padre guardiano della comunità dei Frati Minori di Teano, fr. Fedele Mattera OFM.
Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ricorda il prelato originario di Camigliano
Giovedì 19 Maggio, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto l’Eucaristia in occasione del quarantesimo anniversario dalla dipartita di S.E. Mons. Carmine Rocco, Nunzio Apostolico in Bolivia e Brasile, morto il 12.05.1982.
La celebrazione si è svolta nel cortile della casa paterna di Mons. Rocco, donata dal Prelato per fini caritativi e ora sede della casa delle Suore Missionarie di S. Antonio Maria Claret e di una casa di accoglienza per anziani.
Il Vescovo ha ricordato l’impegno apostolico del compianto Mons. Rocco, declinandolo alla luce della Parola annunciata nella liturgia del giorno.
I fedeli di Camigliano con il loro Parroco, gli ospiti della casa di accoglienza per anziani, le Suore Missionarie e i parenti di Mons. Rocco, uniti a Mons. Cirulli, hanno ricordato con affetto la figura del compianto Nunzio Apostolico e il suo zelo pastorale nel servizio alla Chiesa, a beneficio dei territori del latino-america. Segni della sua opera apostolica i seminari di La Paz e Cochabamba in Bolivia e l’Università fondata dal Prelato camiglianese sempre nella capitale boliviana.
Venerdì 13 maggio nella Cattedrale di Teano il giovane diacono della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Vairano Patenora è stato ordinato presbitero
Annunciare e celebrare: la missione del giovane sacerdote don Pietro Robbio che ieri sera nella Cattedrale di Teano, per le mani del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ha ricevuto l’ordinazione presbiterale. Essere configurato a Cristo sommo sacerdote, essere come Lui nell’offrire la vita ogni giorno e farsi annunciatore della sua Parola: nell’omelia il Pastore han tracciato la strada della missione che si apre davanti alla vita di don Pietro invitandolo ad essere anche lui buon pastore, con l’unico riferimento della parola di Dio, lo sguardo sempre al gregge a Maria “la Madre per la quale nutri sentimenti di profondo affetto”.
Cattedrale gremita di fedeli per partecipare ad uno dei momenti spirituali più forti per la vita di una Chiesa locale: ad accompagnare il novello sacerdote la famiglia, gli amici, i compagni di studio e formazione, il presbiterio della Diocesi di Teano-Calvi e una rappresentanza di quello di Alife-Caiazzo. Tra i celebranti, il Vescovo ausiliare di Napoli, padre Franco Beneduce che negli anni passati in qualità di rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo ha seguito la formazione di don Pietro. Presenti i sindaci di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, e di Pietramelara, Pasquale Di Fruscio, a rappresentare la comunità di origine di don Pietro e quella dove ha svolto il ministero di diacono nei mesi appena trascorsi. Presente l’Azione Cattolica di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo; diverse religiose e soprattutto un gran numero di fedeli provenienti dalle parrocchie con cui il sacerdote ha condiviso gli anni della sua formazione di seminarista.
“Carissimo Pietro – Mons. Cirulli si è rivolto al giovane con dolcezza e fermezza – dovrai annunciare il Vangelo tutti i giorni, per questo è necessario che il tuo punto di riferimento sempre e in qualsiasi momento dovrai agire, sia la parola di Dio. Ma non frapporre mai fra te e la Parola nessun tipo di scusa e giustificazione. Dovrai essere pastore, vero, leale, sincero”. A questo stile, il Vescovo ha legato la missione del novello presbitero tra la gente “che guarderà a te, fidandosi…”. “Tu sei un dono per tutti loro, ma non per i tuoi meriti personali”, bensì per la chiamata ricevuta dal Maestro, “è Lui che devi mostrare e non te stesso”.
Poi il richiamo alla devozione mariana di don Pietro che ha scelto come data per il suo sacerdozio quella del 13 maggio, ricorrenza dell’apparizione della Vergine ai tre pastorelli di Fatima: “Una data attuale più che mai in questo momento storico” ha ribadito il Vescovo richiamando la tensione tra le Nazioni per lo scontro tra Russia e Ucraina con riferimento implicito alla richiesta di preghiera della Vergine per la pace nel mondo. Quindi l’invito ad essere come Lei, in preghiera costante, “per avere i suoi stessi occhi che sono quelli del Figlio”.
Al termine dell’omelia, la preghiera delle litanie invocando la comunione di tutta la Chiesa; l’imposizione delle mani del Vescovo e di tutti i celebranti presenti; la preghiera consacratoria per la quale Pietro è diventato presbitero; in ultimo i riti esplicativi: la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, segno della sua uniformità a Cristo; la consegna del Pane e del Vino (calice e patena); in ultimo l’abbraccio di pace tra don Pietro e Mons. Cirulli e poi con gli altri sacerdoti.
La Messa, animata dai canti eseguiti dalla Corale diocesana, è proseguita vedendo don Pietro nella sua nuova veste di presbitero, sostenuto dallo sguardo emozionato dei presenti e dalla preghiera.
Al termine, prima dei riti di congedo, parole di gratitudine da parte di Mons. Cirulli, facendosi anche voce del nuovo sacerdote, a tutti i presenti, in particolare ai genitori “che lo avete fatto uomo” e a nonni particolarmente vivi nella vita di don Pietro; un grazie ai seminaristi e ai diaconi per il servizio liturgico reso alla celebrazione e per il valore di una presenza che nella Chiesa esprime la molteplicità dei carismi e dei servizi.
Il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ordinerà un nuovo presbitero per la Diocesi di Teano-Calvi, Appuntamento il 13 maggio nella Cattedrale di Teano
La Chiesa diocesana di Teano-Calvi è in trepidante attesa per l’evento che, tra qualche giorno, riempirà di gioia presbiteri e fedeli. Don Pietro Robbio, diventato Diacono lo scorso 7 Dicembre, il prossimo venerdì 13 Maggio sarà ordinato Presbitero per la preghiera consacratoria e l’imposizione delle mani di S. E. Mons. Giacomo Cirulli, Pastore di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo.
Ad accogliere gioiosamente l’annuncio dell’Ordinazione i familiari di Pietro e la comunità parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo in Vairano Patenora (CE) in cui il giovane Diacono ha trascorso la sua infanzia e adolescenza, così come anche la comunità parrocchiale di Sant’Agostino in Pietramelara (CE), dove Pietro svolge il suo ministero diaconale.
Come lo stesso Pietro ha avuto modo di dire in un breve videomessaggio di cui ci ha fatto dono, il percorso vocazionale di un giovane si articola progressivamente negli anni di discernimento e formazione. Mosso interiormente da inquietudini, domande, riflessioni a più ampio raggio sul senso della propria vita, Pietro, come ogni altro giovane che dà avvio ad un cammino di discernimento, ha sentito che il Signore lo chiamava ad un “di più”, ad un cammino di particolare consacrazione a Dio nella forma del Ministero sacerdotale.
Il sacerdote, infatti, è ministro, ovvero strumento di cui il Signore si serve per annunciare la Sua Parola, amministrare i Sacramenti e testimoniare la Sua Carità. Investito dall’Amore di Dio, infatti, Pietro, come gli altri giovani compagni che hanno ricevuto il dono della chiamata alla sequela di Gesù, trova nel ministero sacerdotale l’espressione di quel servizio a Dio e al prossimo che ha sentito nascere dentro come esigenza radicale.
Come ai discepoli sul lago di Tiberiade, anche a Pietro e a tutti i sacerdoti Gesù rivolge la sua personale chiamata: “seguimi!”. Seguire Gesù, nella traduzione concreta che il ministero assume nella vita del presbitero, significa mettere le proprie orme in quelle del Maestro nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa.
Venerdì sera alle 19.30 in Cattedrale, attraverso le mani del Vescovo Giacomo, che nella successione apostolica sono sacramento delle mani di Gesù, Pietro diventerà Presbitero; non per se stesso, non per la propria realizzazione personale, bensì per continuare ad amare e servire, sul modello del Cristo servo e sacerdote, la comunità che gli sarà affidata e per edificare, con la testimonianza della sua vita, quanti guarderanno a lui alla ricerca di una parola o un gesto di conforto.
Cattedrale di Teano, Istituzione del Ministero dell'Accolitato per Rodolfo Fumante, Davide Russo e Domenico Papa del Lettorato per Alfredo Rigido e Carlo Pio Bernieri
Nella serata di domenica 8 maggio 2022, nella Cattedrale di Teano, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e il Rito di Istituzione dei Ministri per l’Accolitato di Rodolfo Fumante (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora), Davide Russo (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora) e Domenico Papa (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora), e il Lettorato di Alfredo Rigido (Parrocchia San Bartolomeo Martire di Vairano Patenora) e di Carlo Pio Bernieri (Parrocchia Santa Maria a Silice di Riardo).
Trattandosi della IV Domenica del Tempo di Pasqua, Domenica del Buon Pastore, il Vescovo ha ripreso più volte nella sua omelia la figura del Pastore.
“Il Buon Pastore viene descritto avendo in mano il Pastorale che serve per guidare il gregge, che serve per difendere il gregge. Il Pastorale del Vescovo conserva questi due valori: uno di guida e l’altro di difesa, ma anche di esortazione. Non è facile guidare in nome di Gesù il Suo gregge. Non è facile, ma dal punto di vista umano è praticamente impossibile, perché il gregge, tolta la poesia dell’immagine, non è molto facile da guidare. Ma il pastore questo lo sa, e mi riferisco al pastore proprio pastore, poiché il gregge è sottoposto a tante pressioni, a tanti pericoli. Ed in quei pochi minuti che siamo stati insieme oggi, ho sottolineato un aspetto che adesso sottolineo a voi: non è facile. E’ praticamente impossibile. Noi non guidiamo il gregge a nome nostro, e voi non state camminando per avere la proprietà del gregge per poi fare quello che volete. Non è così. In nome di Gesù. Che responsabilità. In nome di Gesù. Ma non è che il Signore Gesù dice ‘guidate il gregge e poi chi si è visto si è visto’. No, dice di essere sempre presente. Quindi, da parte Sua c’è sempre l’assicurazione della Sua presenza continua”.
Iniziativa del Settore Adulti di Azione Cattolica della Diocesi di Teano-Calvi
“Misericordiosi per-bene”
Sollecitati da questo tema il settore Adulti dell’Azione Cattolica della Diocesi di Teano-Calvi offre un momento di riflessione e confronto per domenica 24 aprile, presso il Salone del Seminario diocesano di Teano, con inizio alle ore 16:30.
Nella domenica successiva alla Pasqua di Risurrezione del Signore, domenica della Divina Misericordia, così come istituita da San Giovanni Paolo II nel 2000, l’obiettivo è di allenarci a guardare ogni creatura con occhi di misericordia.
Desideriamo invitare a tal momento di riflessione e confronto tutti coloro che, nelle nostre Associazioni e comunità parrocchiali sono chiamati a essere testimoni di “perdono”.
A guidare la riflessione sarà don Giovanni Russo, Assistente unitario Azione Cattolica diocesana di Pompei e Cappellano delle Carceri di Napoli Secondigliano.
Marco Morganella e Mario Salzillo, già accoliti, saranno ordinati Diaconi sabato 23 Aprile a Teano
Sabato 23 Aprile, alle ore 19.30 nella Chiesa Cattedrale di Teano, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ordinerà Diaconi gli Accoliti Marco Morganella, della Parrocchia di Santa Maria a Silice in Riardo, e Mario Salzillo, della Parrocchia San Sebastiano in Marzano Appio. La nostra comunità ecclesiale gioisce per questo dono che il Signore fa alla Diocesi di Teano-Calvi e si unisce in preghiera perché il loro ministero sia fecondo e generoso, ad immagine del Cristo servo che si fa prossimo alle necessità dei poveri
Nel giorno di Pasqua, S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha consumato il pranzo con i rifugiati provenienti dall'Ucraina e con gli ospiti della Casa della Carità
Il Vescovo Giacomo Cirulli ha voluto consumare quest’anno il pranzo di Pasqua presso la Casa della Carità “S. Giuseppe Moscati” di Pignataro Maggiore.
Insieme ai responsabili e agli operatori della Casa, erano presenti al pranzo pasquale, in un’atmosfera di gioia e di serenità, i 30 profughi ucraini ospiti fissi della Casa insieme ai 10 profughi provenienti dal Convento della Madonna dei Lattani in Roccamonfina.
La Casa della Carità di Pignataro – un tempo Convento delle Suore degli Angeli – è un luogo di preghiera e di assistenza, fortemente voluta dal Vescovo Cirulli. A seguito di una profonda ristrutturazione, è oggi una moderna struttura, capace di offrire ai più bisognosi servizi di ospitalità residenziale, di mensa, di assistenza sanitaria specialistica e di formazione.
Accolto festosamente al suo arrivo, dopo la benedizione e una breve preghiera, Mons. Cirulli ha pranzato con le donne e i bambini ucraini ospiti; intrattenendosi affettuosamente, fra una portata e l’altra, con ognuno di loro.
Al termine del pranzo Mons. Cirulli ha voluto donare a tutti i bambini le classiche uova pasquali di cioccolato. E, con sua grande gioia, ha ricevuto in cambio i doni creati per lui dalle mani dei piccoli ospiti e delle loro mamme: un bella foto incorniciata riportante sul retro un grande cuore, circondato dalle loro firme; e una maglietta dipinta con le bandiere unite dell’Ucraina e dell’Italia.
Una giornata all’insegna della serenità e dell’amore, che Mons. Cirulli e le mamme ed i bambini ucraini certamente non dimenticheranno.
Secondo le indicazioni già fornite dalla Conferenza Episcopale Italiana si torna a celebrare con meno restrizioni; necessaria ancora prudenza e rispetto di alcune norme
Con il Protocollo vescovile 5/22 S. E. Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, in una nota indirizzata ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Religiosi e alle Religiose e ai fedeli laici, ha reso note le disposizioni per le celebrazioni e i riti della Settimana Santa a partire dal 1 aprile, essendo il 31 marzo ultimo giorno dello stato di emergenza disposto dal Governo italiano per il contenimento del Covid19. Scarica il Documento in PDF
Il testo a firma del Vescovo
Viste le disposizioni legislative del Governo Italiano per il contenimento dell’epidemia da Sars-CoV 2 applicabili sull’intero territorio nazionale; Considerato che con il termine dello Stato d’emergenza disposto dal Governo Italiano per il 31 marzo 2022 è stabilita l’abrogazione a partire dal 1° aprile 2022 del “Protocollo del 7 maggio 2020” per le celebrazioni con il popolo e dunque viene offerta la possibilità di una prudente ripresa; Vista la “Lettera della Presidenza CEI in merito alla fine dello stato di emergenza COVID19, contenente consigli e suggerimenti circa le celebrazioni liturgiche insieme agli Orientamenti per i riti della Settimana Santa” Prot. 219/2022 del 25 marzo 2022; Ritenendo abrogati i decreti per la Graduale ripresa delle celebrazioni per la Diocesi di Teano- Calvi Prot. N. 49/2020 del 16 maggio 2020 e per la Diocesi di Alife – Caiazzo DV 07/2020 del 16 maggio 2020 e conseguentemente tutti i Decreti ad essi collegati;
Con il presente documento
DISPONIAMO
le seguenti modalità per la ripresa di tutte le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali nelle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo a partire dal 1 aprile 2022:
obbligo di mascherine: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto, nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina;
distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni.
Orientamenti per la Settimana Santa 2022
Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. la Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. il Venerdì Santo, l’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
Tuttavia, la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.
Nel Suo Nome vi benedico.
Teano, dal Palazzo Vescovile 28 marzo 2022