Lettera ai Confratelli Sacerdoti – p. Nicola Lomurno, eremita

17/01/2021, memoria di Sant’Antonio abate eremita
Eremo sulla strada tra Galluccio e Cocuruzzo – dopo Calabritto

 
Cari fratelli nel sacerdozio,

invitato dal vescovo Giacomo, vi scrivo questa breve lettera per presentarmi, venuto nella vostra diocesi da 6 mesi, al 4 luglio scorso.
Sono p. Nicola Lomurno, 66 anni, da 40 anni, a gloria di Dio, monaco e sacerdote. Monaco trappista per 20 anni a Frattocchie (Rm), 19 anni eremita presso l’antica Abbazia di Manoppello, diocesi di Chieti.
La Provvidenza mi ha poi condotto in questa diocesi di Teano, per un quasi “ritorno al primo amore” (Ap 2,4), cioè ad una vita più intrisa di preghiera, di lavoro (ho qui 2 ettari di terreno), di studio (ho scritto libretti), di accoglienza per dialoghi e confessioni, senza sostentamento clero, senza alcun servizio pastorale al di fuori dell’eremo.
Eccomi come vostro confratello, in comunione con il vostro e mio vescovo, nel silenzio, nella solitudine, nell’intercessione (un indegno piccolo Mosè sul monte), vicino a voi, alle vostre gioie e fatiche, in Gesù.
Naturalmente e liberamente pronto ad accogliervi se qualcuno vuole venire per una condivisone spirituale.


Grato a Dio, al vescovo e a voi
Con stima e affetto fraterno

p. Nicola
Cell. 347 1381126 (senza WhatsApp)