Dall’Episcopio di Teano il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli indirizza il suo messaggio natalizio alle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo: povertà e fraternità al centro della riflessione affidata ad un breve video in cui compaiono anche alcuni presepi allestiti nel palazzo vescovile in questo tempo di festa
“Si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. (Lc 2,6-7).
Carissimi, questo è il segno di Natale; è il segno che nel racconto evangelico viene riportato tre volte nel capitolo due di Luca ed è il segno anche per noi.
Da questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia dobbiamo imparare cos’è Natale, cosa significa per noi e quello che ci insegna per la vita…
Un bambino fragilissimo, in maniera poverissima, nato come tutti i bambini e i neonati di questa terra, lui è il Figlio di Dio. Lui è il Salvatore, come diranno gli angeli; lui è colui che libererà l’umanità dal peccato e dalla morte.
Questo è il nostro Natale: tutti attorno a questo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia.
Tutti figli dello stesso Padre, e tutti fratelli e sorelle in Gesù Cristo, il bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia, il Crocifisso risorto che ha vinto la morte.
Siamo tutti fratelli e sorelle: questa è la verità della nostra vita; questo è quello che il nostro Dio vuole che viviamo su questa Terra.
E Natale sia proprio questo per noi: l’inizio, con l’aiuto dello Spirito Santo, di una vera fraternità fra tutti gli uomini, fra tutti i popoli.
Non perdiamo il segno nostro Natale; non facciamocelo rubare; trasmettiamolo ai nostri bambini, ai nostri giovani perché riflettano sulla grandezza e la bontà misericordiosa di Dio.
Buon Natale a tutti!
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