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Prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia: il racconto dei protagonisti

Dal 15 al 17 novembre oltre mille delegati si sono confrontati sul cammino degli ultimi tre anni; presenti anche le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

Si è chiusa a Roma la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, tappa di quel cammino iniziato tre anni fa coinvolgendo localmente tutte le Diocesi in un processo di revisione a partire dalla storia, dalle ferite, dai sogni, dai progetti di ogni comunità (con sguardo aperto ai territori, ad interlocutori esterni) per farne racconto comune e unica narrazione prima di stabilire, comunemente, il nuovo passo, il cambiamento atteso, desiderato per riscrivere il volto della Chiesa nel nostro Paese.

Lavori a più riprese e a velocità diverse, ma tutti espressione di una sensibilità particolare: talvolta stanca, in altre circostanze più vivace e intraprendente rispetto all’annunzio del Vangelo, missione primaria di ogni credente di ogni chiesa locale.

La Basilica di San Paolo fuori le mura che ha accolto oltre mille delegati dalle varie Diocesi italiane, ha aperto le sue porte anche alle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca; il vescovo Mons. Giacomo Cirulli, pastore delle chiese dell’alto casertano, ha preso parte all’evento con i delegati Don Gianluca Zanni, Cleonice Morone, Don Armando Visone, Vincenzo Filetti, Mariagrazia Nassa, Don Luciano Marotta, Giuseppina Verrengia, Carmelina Codella, don Emilio Salvatore vicario episcopale e delegato all’assemblea per la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sez. San Luigi).

“Grazie per questi tre anni in cui, sulla spinta di Papa Francesco, si è provato a camminare insieme, a costruire un itinerario” con queste parole il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha iniziato la conferenza stampa finale della Prima Assemblea sinodale. Per il cardinale, l’itinerario percorso in questi tre anni è stato “un camminare con coloro che abbiamo trovato sulla strada”, ma anche “un momento di recupero di consapevolezza, di interiorità, nella necessità di riaccordarci con le domande fondamentali con cui ci confrontiamo quotidianamente”.

Ai commenti di queste ore, di tutti i protagonisti dell’Assemblea, si aggiungono quelli nostri delegati: “Questi tre giorni sono stati accomunati da un unico obiettivo: il desiderio di sentirsi Chiesa e continuare a seminare per essa; ciascuno con i suoi carismi, ciascuno nel suo servizio”, il commento di Maria Grazia Nassa della Diocesi di Alife-Caiazzo. “Immagino così la mia Chiesa, Cattolica, universale, accogliente, materna, inclusiva. Permeabile a tutti, ma soprattutto aperta all’ascolto di ogni cuore come ci ha ricordato il card. Zuppi in apertura”.

Per Cleonice Morone di Teano-Calvi, quello vissuto e condiviso a Roma è stato il “Tempo di una Chiesa in Cammino guidata dallo Spirito per una nuova vita sinodale verso il Giubileo 2025”.  “Contemplare la strada già fatta, guardare l’orizzonte e continuare a camminare”, la speranza nelle parole di Carmelina Codella della Diocesi di Sessa Aurunca“è il tempo della profezia! Regno che c’è e che viene! Profezie è testimonianza del Vangelo rigenerante e praticabile”.

Tra le consapevolezze emerse, di cui Zuppi fa memoria in conferenza stampa, quella di farsi Chiesa “al fianco della gente” e con questo impegno ha invitato a proseguire il cammino intrapreso che a marzo vedrà una nuova Assemblea con “sobria ebbrezza”. Sobrietà, ha spiegato, significa “avere tanta consapevolezza della nostra storia e della storia, senza protagonismo; significa sobrietà dall’amarezza che spesso spegne l’entusiasmo”. “Non dobbiamo aver paura di essere contenti, di portare gioia e di rimetterla in circolo: non abbiamo capito tutto, ma non dobbiamo scrivere un’enciclopedia”, la spiegazione del significato di “ebbrezza”.

Ascolto, dialogo e partecipazione: dal protagonismo dei Consigli pastorali al dialogo con il mondo laico (dai lavoratori alle istituzioni, alla cura delle ferite di quanti si aspettano una Chiesa che incarni quotidianamente il suo essere “Madre”: ciò che emerso dall’esperienza di questi tre anni, ora dovrà diventare forma strutturale delle Chiese in Italia. Pensare al dopo, pensare profeticamente dopo essere entrati nelle pieghe di una storia comune: “La profezia è la scelta di testimoniare integralmente il vangelo e la viva tradizione, abbracciandone tutti gli aspetti”, commenta don Ganluca Zanni della Diocesi di Teano-Calvi. “Nella vita del cristiano – aggiunge – la differenza sta nella capacità di declinare il Vangelo nella cultura in cui esso è chiamato a vivere, non in un contesto ideale astorico e atemporale”. Si guarda avanti pensandosi diversi e rinnovati, dunque: “La missione nello stile della prossimità” vive la logica della profondità più che la logica dell’estensione”, aggiunge Giusy Verrengia della Diocesi di Sessa Aurunca“la cura della qualità più che la smania della quantità, il desiderio della relazione più che il rigore dell’organizzazione”“Ancora una volta si materializza ai nostri occhi l’immagine della barca sui cui riposa Gesù: la Chiesa è quella barca tante volte dimentica della presenza del Maestro che la protegge dai flutti violenti del mare” conclude don Armando Visone di Alife-Caiazzo“Come sempre è la sua voce, il suo richiamo, a ricordarci di non avere paura a proseguire la navigazione. Il vento dello Spirito soffierà sulle nostre vele permettendoci di giungere al porto della Salvezza”.

Un linguaggio meno “ecclesialese”, strutture interne snellite e funzionali renderanno la navigazione esperienza autentica di missione, di Chiesa in uscita e in relazione con il mondo: gli strumenti operativi che ormai chiaramente emergono come prospettiva futura.

Mons. Cirulli: nomine nei settori pastorali delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

In data odierna, il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, ha provveduto a nominare ad nutum Episcopi,

Giancarmine Zanni e Aldina Maciariello, direttori Ufficio Famiglia della Diocesi di Teano-Calvi;

don Pasquale Rubino, direttore Ufficio Famiglia della Diocesi di Alife-Caiazzo;

don Ferdinando Iannotta, direttore Ufficio Famiglia della Diocesi di Sessa Aurunca;

dott.ssa Caterina Di Filippo e dott.ssa Nadia Piglialarmi , responsabili Ufficio Tutela e Minori Vulnerabili delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Lorenzo Langella, responsabile Ufficio Giustizia e Legalità delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Ferdinando Iannotta, direttore Consultorio interdiocesano delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

don Alessio Leggiero, responsabile Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Teano-Calvi;

don Emilio Salvatore, responsabile della Formazione presbiteri, diaconi transeunti e seminaristi delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca;

Inoltre, il Vescovo ha avocato a sé l’Ufficio per la Pietà Popolare.


Covid19, termina lo stato d’emergenza. Le disposizioni del Vescovo Cirulli per le Celebrazioni e la Settimana Santa

Secondo le indicazioni già fornite dalla Conferenza Episcopale Italiana si torna a celebrare con meno restrizioni; necessaria ancora prudenza e rispetto di alcune norme

Con il Protocollo vescovile 5/22 S. E. Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, in una nota indirizzata ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Religiosi e alle Religiose e ai fedeli laici, ha reso note le disposizioni per le celebrazioni e i riti della Settimana Santa a partire dal 1 aprile, essendo il 31 marzo ultimo giorno dello stato di emergenza disposto dal Governo italiano per il contenimento del Covid19.  Scarica il Documento in PDF

Il testo a firma del Vescovo
Viste le disposizioni legislative del Governo Italiano per il contenimento dell’epidemia da Sars-CoV 2 applicabili sull’intero territorio nazionale; Considerato che con il termine dello Stato d’emergenza disposto dal Governo Italiano per il 31 marzo 2022 è stabilita l’abrogazione a partire dal 1° aprile 2022 del “Protocollo del 7 maggio 2020” per le celebrazioni con il popolo e dunque viene offerta la possibilità di una prudente ripresa; Vista laLettera della Presidenza CEI in merito alla fine dello stato di emergenza COVID19, contenente consigli e suggerimenti circa le celebrazioni liturgiche insieme agli Orientamenti per i riti della Settimana Santa”  Prot. 219/2022 del 25 marzo 2022; Ritenendo abrogati i decreti per la Graduale ripresa delle celebrazioni per la Diocesi di Teano- Calvi Prot. N. 49/2020 del 16 maggio 2020 e per la Diocesi di Alife – Caiazzo DV 07/2020 del 16 maggio 2020 e conseguentemente tutti i Decreti ad essi collegati;

Con il presente documento

DISPONIAMO

 le seguenti modalità per la ripresa di tutte le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali nelle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo a partire dal 1 aprile 2022:

  • obbligo di mascherine: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto, nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina;
  • distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
  • igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
  • acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
  • scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
  • distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
  • sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
  • igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
  • processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni.

Orientamenti per la Settimana Santa 2022
Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. la Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. il Venerdì Santo, l’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
Tuttavia, la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.

Nel Suo Nome vi benedico.
Teano, dal Palazzo Vescovile 28 marzo 2022

+ Giacomo, Vescovo

 


Michele Massimo Sorvillo: un nuovo Diacono per la Chiesa di Teano-Calvi

Domenica 20 febbraio 2022. Il Vescovo S.E. Mons. Cirulli ha ordinato Diacono l'accolito Massimo Sorvillo

Da oggi sei servitore di questa Diocesi di Teano – Calvi“. Con queste parole il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha salutato il neo-Diacono Massimo Sorvillo al termine della Celebrazione Eucaristica tenutasi Domenica 20 Febbraio presso la Chiesa Madre di Sparanise, in occasione della sua Ordinazione Diaconale.

Durante la Celebrazione, è stato molto toccante l’idea di riservare uno scranno vuoto con uno striscione “riservato alla famiglia Del Vecchio”, con la quale si è voluto ricordare il compianto accolito Nicola Del Vecchio, scomparso solo alcune settimane fa e che avrebbe dovuto essere ordinato Diaconato insieme al suo amico e compagno di cammino Massimo.

Al neo-Diacono Massimo il Vescovo ha affidato il prezioso e delicato incarico di Direttore della Caritas Diocesana di Teano-Calvi.


Un Sinodo per ritrovare la bellezza di essere Chiesa a partire dall’ascolto

Giovedì sera l'incontro sul web per sacerdoti, diaconi, religiosi e laici con la professoressa Giuseppina De Simone, membro del Gruppo di servizio nazionale del Cammino sinodale

“Il dono del Sinodo che abbiamo ricevuto richiede da parte nostra gratitudine e responsabilità, ma anche gioia ed entusiasmo…”, così il vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli ha aperto l’incontro di giovedì sera sui temi del Sinodo, a cura della professoressa Giuseppina De Simone, membro del Gruppo di servizio nazionale del Cammino sinodale.  “Il mondo sta cambiando ma in esso risuona ancora la parola del Signore: ecco faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete? Il suo rimprovero ci stimola ad aprire gli occhi, il cuore e la mente perché anche di fronte ai più difficili cambiamenti Dio è sempre con noi, e dove c’è Lui c’è novità e la gioia di essere fratelli e sorelle, c’è entusiasmo per riprendere con forza l’annuncio del Vangelo… entusiasmo perché la grazia continua a scendere abbondante su tutta l’umanità e su tutto l’universo”.

In questa logica di cambiamento e di accoglienza, va letto lo sforzo da compiere perché il cammino sinodale della Chiesa non sia vanificato da stanchezza e sfiducia, ma sia occasione per “ritrovare la bellezza di essere Chiesa e la consapevolezza di ciò che si fa Chiesa in questo tempo particolare e nei luoghi in cui il Signore ci ha posto, vivendo la gioia e la fatica dell’essere insieme”, così la professoressa De Simone. “Ma come si realizza oggi quel camminare della Chiesa per annunciare il Vangelo; e quali passi il Signore ci invita a compiere? Non è una domanda astratta”. La provocazione della relatrice è sulla concretezza di un’esperienza: “La domanda, infatti, non riguarda il confronto sulle idee. È condividere e camminare insieme”. Parole che attivano necessariamente processi di cambiamento a partire dal modo di dialogare internamente alla Chiesa; dalla volontà di ascoltarsi…

Un processo che richiede anche la pianificazione dell’ascolto: “sia ampio, esteso all’intera comunità di tutti i battezzati”, così la relatrice per dire la portata di un evento che serve a ridisegnare la Chiesa sui sogni e le speranze delle persone, anche quelle più lontane nella comunità, o quelle ferite, o le più critiche, scorgendo in ogni storia i segni della presenza del Signore La Chiesa non è fine a se stessa. Non è una realtà chiusa in se stessa. Esiste per l’annuncio del Vangelo che è per tutti e deve andare verso tutti… perciò ad essa non stanno a cuore solo le persone che ne fanno parte”.

Riflessione che apre ad una prospettiva necessaria: essere tra la gente, ascoltandone il racconto di vita (“perché l’altro è terra sacra…”) ma al contempo narrandosi come Chiesa con il proprio bagaglio di storia e tradizioni, di esperienze che nei secoli e oggi, nella quotidianità, continua a sanare le ferite, a proteggere, a dare dignità alle persone, ad orientare sulla strada dell’amore.

Il Sinodo della Chiesa universale, in cui si inserisce la riflessione del sinodo della Chiesa italiana, vuole generare occasioni di incontro che arricchiscono e da cui la Chiesa stessa può trarre suggerimento e spinta per rinnovarsi nell’annuncio del Vangelo che non cambia e porta con sé l’unico e vero messaggio di speranza: una vita donata per i fratelli è quella che vale, una vita nella verità e nella carità.

E’ stata identificata come fase narrativa, questa iniziale del sinodo in cui la logica richiama il cammino dei discepoli di Emmaus, che raccontandosi e ascoltando il Maestro ritrovano il senso della loro missione: un annuncio di gioia rinnovato dalla speranza e dalla certezza che il Signore cammina con l’uomo e per lui apre strade nuove, su cui non c’è da temere.

Le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo riprenderanno la riflessione sul sinodo già tra pochi giorni con l’incontro in presenza del 23 febbraio sul tema “Il Sinodo: momento di Grazia”, a cura di don Francesco Cosentino, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana e Officiale della Segreteria di Stato. Appuntamento alle 18.30 presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo.


Covid 19: calano i contagi, riprendono le attività pastorali in presenza

S.E. Mons. Giacomo Cirulli annuncia la ripresa delle attività in presenza per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo a partire dal 13 Febbraio

Con una nota a firma di S. E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, è disposta la ripresa delle attività pastorali in presenza per le Comunità delle due Chiese dell’Altocasertano. La discesa della curva pandemica consente lo svolgimento di iniziative e incontri, rimanendo confermate le norme di igiene e profilassi.

Di seguito il testo della nota (scarica ora PDF):

                                                     Ai Presbiteri, Diaconi, Religiosi/e, Laici
delle Diocesi di Teano – Calvi e Alife – Caiazzo

 

Carissimi fratelli e sorelle,

vista la considerevole discesa della curva pandemica e le previsioni degli organismi ufficiali di ulteriore diminuzione dei casi di positività, vi comunico che le attività pastorali, catechistiche e formative a partire da domenica 13 febbraio possono riprendere in presenza, tenendo sempre presenti le norme di profilassi e igienizzazione per il contenimento della pandemia.

Per tutte le altre disposizioni vi rimando a quelle comunicate in precedenza e attualmente ancora in vigore.

Nel Suo Nome vi benedico tutti.

Teano, dal Palazzo Vescovile 12 febbraio 2022

Giacomo, Vescovo

Mons. Giacomo Cirulli incontra Papa Francesco: ulteriore slancio al progetto che unisce le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

 

Un momento di confronto, di dialogo, di accoglienza reciproca: è stato questo l’incontro avvenuto ieri mattina (20 dicembre) tra S.E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo e Papa Francesco nella Sala della Biblioteca Apostolica Vaticana, luogo in cui siamo abituati a vedere attraverso le foto ufficiali i momenti tra il Pontefice e i Capi di Stato, Cardinali, Vescovi, personalità del mondo laico ed ecclesiale.

Come accade in questi casi, l’incontro tra il Pontefice e un suo vescovo è propizio tempo di ascolto: delle Diocesi piccole o grandi d’Italia si racconta la vita scritta a più mani dal Pastore che la guida, dai sacerdoti suoi primi collaboratori; dal fermento che la vita religiosa dona alle Chiese locali con la preghiera e la presenza; dalla creatività di un laicato che ogni giorno sceglie con libertà e passione di testimoniare il vangelo. È un racconto di vita ecclesiale impregnato della dimensione sociale, culturale, storica dei luoghi, ecco perché la visita del nostro vescovo Giacomo al Papa è un po’ l’incontro di tutti con il vicario di Gesù Cristo; momenti come questi non sono mai l’incontro di due sole persone perché un Vescovo porta con sé l’intera famiglia che gli è affidata (la storia, le prospettive, le difficoltà) e per la quale gli è chiesto di donare tutto se stesso.

Da Parte di Papa Francesco parole di incoraggiamento e sostegno a Mons. Giacomo Cirulli nel proseguire e dare forma al progetto della Chiesa che prevede per le due Diocesi dell’alto casertano (e per altre in Italia) un comune cammino pastorale in vista di quell’unità che in un prossimo futuro farà di due millenarie esperienze una sola storia.
Prima dei saluti di congedo il Papa ha chiesto al Vescovo di portare la sua benedizione e gli auguri di buon Natale alle Diocesi a lui affidate, e chiesto come consuetudine, di pregare per la sua persona.

Come consuetudine Papa Francesco saluta gli accompagnatori dei suoi ospiti; ieri il giovane diacono don Pietro Robbio, segretario di Mons. Cirulli ha potuto fermarsi anch’egli qualche minuto con Francesco e scambiare con lui parole di stima e gratitudine: per questo nostro giovane ormai vicino al sacerdozio non è mancata una speciale benedizione.


Il ritiro spirituale del Clero con il Cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la città di Roma

Il Vicario del Papa per la Città di Roma questa mattina ha guidato la meditazione in occasione del consueto ritiro spirituale programmato dal Vescovo Mons. Cirulli

Momento di preghiera e riflessione per i sacerdoti, i religiosi e i diaconi delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, con il vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli, in occasione del consueto ritiro spirituale presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Vairano Scalo. Appuntamento che in questo tempo, ormai prossimo al Natale, si carica di maggiore attesa e raccoglimento intorno al Mistero di Dio che si è fatto uomo per gli uomini.
 
Dopo la preghiera dell’Ora Media e i saluti del Vescovo, la riflessione guidata da S. Eminenza il Card. Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la città di Roma che volentieri ha accettato l’invito di Mons. Cirulli ad essere presente.
 
Dal Libro dell’Esodo – ripercorrendo la storia della salvezza, dell’incontro eterno tra Dio e il suo popolo, il Cardinale ha scelto tre verbi e consegnati alla meditazione personale di ciascuno in questo tempo forte dell’anno liturgico: “saper riconoscere” i segni, la voce, la presenza; “interpretare” noi stessi e la realtà in cui siamo immersi che non è mera analisi statistica o soltanto sociologica della realtà, ma alla luce dei contenuti del percorso sinodale che la Chiesa sta vivendo, è “entrare nello sguardo con cui Dio guarda le cose”, cioè “discernere” secondo lo Spirito Santo, interrogare la Parola di Dio e in essa scorgere la strada. Il “saper riconoscere” che il Card. De Donatis ha appena “consegnato” ai nostri sacerdoti è un impegno riferito riferito al tempo presente, alla situazione in cui siamo immersi e coinvolti come Chiesa, alla realtà in cui siamo chiamati ad annunciare il Vangelo; è riconoscere se stessi nella realtà, nella vita che si abita (condizione necessaria anche perché il cammino sinodale sia autentico e vissuto con protagonismo). Il terzo verbo è “scegliere” secondo la volontà di Dio evitando il rischio di impadronirci della volontà di Dio mettendolo a margine del suo stesso progetto, considerandolo quasi un estraneo rispetto alla vita che lui ci ha donato. In questo cammino allora scegliere vuol significare purificare la nostra volontà per far sì che in noi sia lo Spirito ad operare le scelte…
 
Al termine di questa condivisione tra Sacra scrittura e vita, l’adorazione eucaristica.

Al via il cammino sinodale di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

Il 1 dicembre delegati parrocchiali, rappresentanti di associazioni e movimenti diocesani, sacerdoti, religiosi sono chiamati ad un primo momento formativo perché il cammino diventi esperienza possibile nelle singole comunità

Nel Sinodo della Chiesa universale “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione” si inserisce quello della Chiesa italiana, di più lunga durata, e quello delle Chiese locali che con celebrazioni e incontri hanno già dato inizio a questo percorso per il quale il Papa chiede il rinnovamento delle strutture ecclesiali, ma soprattutto delle stile di essere Chiesa: maggiore prossimità, cura, accoglienza, ascolto sono gli impegni da rinnovare ma a partire da un confronto alla pari tra tutti i battezzati…

Per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, dopo l’apertura del cammino sinodale con la celebrazione del 17 ottobre presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo; dopo la nomina dei referenti diocesani del Sinodo, entra nel vivo il cammino insieme che le due Chiese sono chiamate a compiere guidate dal vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
L’appuntamento è per il 1 e 2 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni in Pietravairano dove i rappresentanti delle parrocchie, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose incontreranno don Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma sul tema “Protagonisti per una Chiesa sinodale”: ci si soffermerà sui contenuti del Sinodo che coinvolge tutta la Chiesa fino al 2023 e sulle tappe successive (fino al 2025) in cui camminerà la Chiesa italiana (nella locandina i dettagli dell’incontro).

L’intero percorso si muove intorno ad un interrogativo fondamentale che la Chiesa sta facendo risuonare a più livelli e in più contesti: Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

A partire da questa domanda e da una serie di altre provocazioni fornite ai fedeli (clicca), Diocesi e Parrocchie stanno lavorando o si apprestano a farlo; si tratta di un vero e proprio percorso formativo destinato a suscitare partecipazione, confronto, protagonismi tra tutti i battezzati; ad interrogarsi su come la Chiesa dialoga al suo interno e con l’esterno, come vive la missione evangelizzatrice, a chi rivolge la sua opera…: quanto le comunità parrocchiali sanno immergersi nella vita della gente; quale stile comunicativo si realizza dentro e fuori la parrocchia….; come le Associazioni dialogano con la comunità civile e quanto la loro identità incida nella vita sociale….

Sono tre le fasi sinodali che la Chiesa italiana vivrà fino al 2025, narrativa, sapienziale, profetica. Al momento, la prima, prevede l’esercizio dell’ascolto e del confronto: nei gruppi parrocchiali e nelle associazioni – i maggiori protagonisti di questo tempo – ci sarà modo di approfondire la riflessione secondo le indicazioni che la Chiesa italiana ha suggerito grazie materiali pensati appositamente per ogni realtà ecclesiale; tutti i suggerimenti e gli approfondimenti che emergeranno saranno raccolti a livello diocesano e poi nazionale perché sia stilato un documento unico (instrumentum laboris) che ritornerà nelle comunità per un’ulteriore riflessione d’insieme.
Seguiranno nuove fasi di lavoro; nel frattempo resta costante l’appello a tutti i battezzati di non sottrarsi all’impegno di essere protagonisti di questo tempo in cui la Chiesa chiede a ciascuno il contributo per rinnovarla.


Papa Francesco apre il Sinodo della Chiesa Universale. Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo insieme il prossimo 17 ottobre

Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo invia una lettera alle Comunità. Appuntamento per tutti domenica 17 ottobre a Vairano Scalo per l'inizio della fase diocesana del Sinodo

Papa Francesco ha dato inizio questa mattina al Sinodo della Chiesa universale: un percorso che fino al 2023 vedrà i credenti di tutto il mondo (Vescovi, sacerdoti, religiosi, laici…) impegnati in una esperienza di cammino insieme per riscrivere il senso della comunione, della partecipazione, della missione nel mondo.
“Un percorso di effettivo discernimento spirituale…per meglio collaborare all’opera di Dio nella Storia”, così Papa Francesco all’assemblea sinodale riunita nell’Aula Nuova del Sinodo per la preghiera e il primo confronto (link per approfondire).

“Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” è lo slogan del Sinodo di tutta la Chiesa in cui si inserisce il cammino sinodale particolare della Chiesa italiana (che si protrarrà fino al 2025) e l’esperienza delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi con il Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli che avrà inizio con la Celebrazione eucaristica di domenica 17 ottobre alle 17.00 nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo. È il primo momento ufficiale che raccoglie le due piccole chiese dell’alto casertano dopo la loro unione in persona episcopi avvenuta lo scorso marzo; è la prima occasione in cui il Vescovo parlerà ad entrambe le Comunità rappresentate nella loro interezza: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, ministri istituiti, catechisti, associazioni e movimenti, consigli pastorali, operatori pastorali parrocchiali, fedeli laici… (scarica la Lettera del Vescovo).
Il cammino sinodale di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi perciò si carica di un’attesa in più, si costruirà (senza escludere la singolarità, la storia sociale e pastorale di ciascuna chiesa) su un’esperienza di confronto nuova, complessa, di cui scrutarne il valore profetico…

Sinodo. È la Chiesa che cammina insieme; e la Chiesa è l’intero popolo di Dio. Papa Francesco a partire da questa universalità ha rivisitato il concetto del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica, riscrivendo l’itinerario che, pur avviato oggi ufficialmente, già nei mesi scorsi ha visto vescovi, sacerdoti, laici confrontarsi con il Documento preparatorio (scarica) e il Vademecum (scarica): tracce parallele di orientamento pastorale che forniscono contenuti e soprattutto provocazioni sul valore del camminare insieme finalizzato a diventare esperienza concreta nella vita della Chiesa, a diventare stile per tutti: sinodo è un “fare” che si vive in comunione, tra tutti i battezzati e tra le strutture ecclesiali. Una Chiesa “all’altezza della missione ricevuta dipende in larga parte dalla scelta di avviare processi di ascolto, dialogo e discernimento comunitario, a cui tutti e ciascuno possano partecipare e contribuire”, si legge nel Documento preparatorio.

La preghiera, l’invocazione allo Spirito Santo, l’affidare i passi di questo cammino al Signore è il primo impegno corale; poi il lavoro – a tappe nelle singole chiese locali prevedendo la partecipazione di tutte le componenti ecclesiali – che non sarà ricerca di risultati ma condivisione e scambio sulla vita ecclesiale locale, sulla storia di ogni chiesa particolare, sulla rilettura di esperienze, sulle dinamiche interne alla Chiesa e a come all’esterno essa (e i battezzati) si relaziona con il Mondo e si impegna in esso.