Nella giornata di venerdì 15 settembre, presso il santuario francescano di Morano Calabro (CS), nella Solenne Celebrazione del Vespro, è savvenuto il rito della Vestizione del giovane Giuseppe Chiello, originario di Marzanello. Cresciuto nella Parrocchia di Santa Maria del Monte, il giovane ha sentito da subito il desiderio di consacrare la propria vita al Signore. Dopo un periodo iniziale di frequentazione del Seminario Maggiore, ha sentito maturare la chiamata al servizio del Signore nella forma della vita religiosa, cominciando, con la benedizione del Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli, un cammino di discernimento nella famiglia francescana dei Frati Cappuccini. Dopo aver concluso il tempo del Postulandato, con il Rito della Vestizione ha fatto il suo ingresso ufficiale nel periodo di Noviziato, un tempo di ulteriore discernimento, nel quale sarà chiamato ad approfondire il discernimento con l’ausilio del Maestro dei Novizi e di coloro che ne cureranno la formazione.
Con lui, altri tre giovani appartenenti alle Province dei Frati Minori Cappuccini del Sud Italia hanno ricevuto i “panni della prova”. La Solenne celebrazione è stata presieduta dal ministro provinciale di Calabria, fr. Giovanni Loria e ha visto la partecipazione del ministro provinciale della Provincia religiosa di “Sant’Angelo e Padre Pio”, fr. Francesco Dileo, e di altri frati provenienti dalle rispettive zone meridionali.
Il parroco della sua Parrocchia di origine, don Luigi Gennaro De Rosa, ha espresso grande soddisfazione per questo ‘figlio’ della parrocchia di Marzanello. “L’intera comunità parrocchiale si è unita in preghiera per questo nostro giovane che venerdì ha iniziato il suo percorso di Noviziato nella famiglia dei frati Cappuccini – commenta così il Vicario Episcopale don De Rosa – desiderio coltivato sin da giovanissimo. Seguire il Signore nella chiamata alla vita consacrata è un itinerario di vita impegnativo ed esigente, che richiede qualità umane e spirituali necessarie, come la capacità di ascoltare la parola di Dio e disporsi a compiere la Sua volontà, la docilità nel mettersi a servizio del prossimo, affidandosi ai Superiori e in spirito di filiale obbedienza, e l’umiltà di chi, come Francesco d’Assisi, sa fare della povertà e della Provvidenza il proprio stile di vita. A chi intraprende questo cammino, il Signore certamente non farà mancare il Suo sostegno e la Sua vicinanza ”.